PD: Lupieri, azienda unica spot elettorale di Tondo
(ACON) Trieste, 28 set - COM/MPB - La riduzione del numero di
aziende sanitarie non può prescindere da un ragionamento che
riguarda l'accorpamento dei servizi ai cittadini (diabetologia,
cardiovascolare, assistenza infermieristica domiciliare,
ambulatori specialistici, ...), che noi avevamo fatto nella
passata legislatura e ci aveva portato a formulare la proposta di
un servizio sanitario regionale con tre aziende sanitarie, una
azienda per area vasta. Dove per area vasta si intende un
territorio di circa 400.000 abitanti che vivono e si ammalano in
condizioni simili e che hanno quindi bisogno di risposte di
salute simili. Con un'azienda unica regionale i cittadini non
riceveranno risposte adeguate ai loro bisogni di salute.
A dirlo, in una nota, è il consigliere regionale del PD Sergio
Lupieri, vicepresidente della III Commissione, competente per la
sanità, che evidenzia inoltre come, con la proposta dell'azienda
unica, il presidente Tondo intenda recuperare circa 200 milioni
di euro spostandoli dalla sanità allo sviluppo della regione,
cosa positiva, ma riducendo per questo scopo circa 3000
dipendenti, tra medici e infermieri, in un arco temporale di
tre-cinque anni.
Tondo, inoltre, prosegue Lupieri, vuole realizzare una
pianificazione sanitaria regionale diversificata e non omogenea,
con gli Ospedali riuniti di Pordenone da una parte, mentre nel
resto della regione gli ospedali di rete passeranno dalla
gestione con l'azienda sanitaria a quella con l'ospedale. Per
Lupieri, è forte il rischio che il dialogo tra ospedale e
territorio venga così a interrompersi, creando grossi problemi
per i percorsi di continuità assistenziale, integrazione
ospedale-territorio, dimissioni protette.
Un altro forte rischio è che i 19 distretti sanitari della
regione diventino 19 piccole aziende, ottenendo quindi un effetto
di moltiplicazione di spesa. L'esperienza dell'azienda unica
nella regione Marche non ha dato risultati pari alle aspettative
ma grosse criticità, per cui la sanità marchigiana desidera
tornare ad un numero congruo di aziende sanitarie.
Infine, conclude il consigliere, le riflessioni del presidente
Tondo sono parole dette senza una proposta di legge organica
allegata, per cui sono intenzioni che vedremo quando saranno
realizzate. L'impressione è che si tratti di uno spot elettorale
in vista delle regionali del 2013, pertanto parole in libertà più
che una seria operazione di riordino e revisione del nostro
servizio sanitario regionale.