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CR: pdl polizia mortuaria, relatore di maggioranza De Mattia (6)

28.09.2011
18:32
(ACON) Trieste, 28 set - RC - "La frammentarietà e la vetustà delle norme regionali esistenti hanno determinato la volontà di unificare in un testo unico le disposizioni sull'attività funebre, sulla polizia mortuaria e sulla destinazione delle ceneri di cremazione". Lo ha spiegato il relatore di maggioranza Ugo De Mattia (LN) all'Aula presentando il nuovo provvedimento che già ha registrato l'unanimità in III Commissione consiliare.

Il lavoro svolto - ha aggiunto De Mattia - tiene conto delle norme vigenti in Veneto e Lombardia così da creare un sistema uniforme di disposizioni tra Regioni limitrofe, pur preservando le peculiarità del nostro territorio. Non solo, ma sono state recepite anche le osservazioni dei soggetti interessati.

Particolare attenzione è stata posta nel definire, in conformità con la disciplina comunitaria e nazionale, regole di libera e leale concorrenza tra le imprese funebri per evitare possibili distorsioni di mercato. Inoltre, si sono accreditate le innovazioni tecnologiche utili a favorire la decomposizione dei cadaveri, garantire la sicurezza dei lavoratori (sanitaria e di disagio psicologico), la salubrità dei luoghi nonché l'efficace utilizzo degli spazi esistenti (sepolture sotterranee verticali).

La proposta di legge stabilisce quali sono i prodotti, le attività, i soggetti e gli strumenti coinvolti. Si distinguono così le diverse fasi di trattamento del cadavere, la funzione del medico curante e del medico necroscopo, i trattamenti conservativi e di tanatocosmesi, i diversi tipi di involucri dei prodotti mortuari e le strutture interessate dall'attività funeraria.

Vengono sanciti i compiti spettanti ai diversi livelli amministrativi: la Regione ha compiti di indirizzo e programmazione (la Giunta adotterà i regolamenti tecnici della materia); i Comuni assicurano il servizio adottando il regolamento di polizia mortuaria sulla base del regolamento-tipo regionale; le Aziende sanitarie tutelano tutti gli aspetti sanitari e di salute pubblica.

La proposta di legge regionale prevede una disciplina specifica per: l'attività funebre, gli adempimenti conseguenti alla morte, i servizi obitoriali, la casa funeraria e la sala del commiato, il trasporto funebre, i cimiteri e servizi cimiteriali, le inumazioni, tumulazioni, esumazioni, estumulazioni, la cremazione e la destinazione delle ceneri.

L'attività funebre comprende tutte quelle pratiche di preparazione e recupero del cadavere per la sepoltura, e di disbrigo degli oneri amministrativi. Nel merito, si prevede: a) l'incompatibilità dell'attività funebre con la gestione del servizio cimiteriale e obitoriale in conformità al parere dell'Antitrust (Autorità garante della concorrenza e del mercato) di maggio 2007; b) si sancisce l'incompatibilità dei servizi cimiteriali con l'attività funebre e con l'attività marmorea-lapidea interna ed esterna al cimitero.

Gli adempimenti in conseguenza del decesso comprendono le attività di rinvenimento del cadavere o di resti mortali, di accertamento e denuncia di morte, di rispetto del periodo di osservazione nonché di tutti i trattamenti di cosmesi del corpo.

Le strutture dedicate al servizio funerario sono: obitori, casa funeraria e sala del commiato di cui viene data disciplina da regolarsi con provvedimento giuntale.

Particolari disposizioni sono dedicate al trasporto del cadavere, dei resti mortali, ossa e ceneri.

Viene previsto che ogni Comune abbia almeno un cimitero e una camera mortuaria, realizzabili anche in forma associata. In ogni caso, il piano cimiteriale deve prevedere una capienza minima non inferiore a vent'anni.

Si disciplinano i diritti di sepoltura: in particolare si estende la possibilità di accogliere, ad esempio, i parenti di primo grado dei residenti al fine del ricongiungimento familiare (previsione che potrà essere disciplinata con regolamento comunale).

È prevista, infine, una nuova disciplina per la destinazione delle ceneri da cremazione, con abrogazione della legge regionale n. 11 del 2008. Sono disposte in particolare le modalità di dichiarazione della volontà alla cremazione, dell'affidamento, custodia o dispersione delle ceneri, nonché la realizzazione di crematori.

(immagini tv)

(segue)