News


CR: Unioni Comuni montani, relatore minoranza Agnola (6)

29.09.2011
13:46
(ACON) Trieste, 29 set - RC - Approccio inadeguato sulla questione della forma di governo dei territori classificati montani, per il secondo relatore di minoranza, Enio Agola (Idv), sul disegno di legge n. 150. E decisione imponderata, in sede di assestamento di bilancio 2009, di commissariare le quattro Comunità montane con la previsione esplicita della loro soppressione poiché presa in assenza di qualsiasi progetto politico.

Con queste premesse, Idv ha inteso concorrere con spirito collaborativo, essendo tra l'altro convinti che il sistema delle Comunità montane, così come concepito, va superato. Condizioniamo la nostra adesione al progetto legislativo al verificarsi di due volontà politiche ben precise: un chiaro segnale di superamento dei Comuni di poche centinaia di abitanti; semplificare e convergere nel nuovo soggetto istituzionale tutti gli Enti partecipati dai Comuni presenti nelle aree montane.

Essendo solo la prima condizione sostanzialmente accolta, con la previsione dei Comuni di vallata (termine che dovrà essere adeguato), al momento Idv si è posizionata sull'astensione.

Le decisione di istituire unioni montane molto diverse sul piano della dimensione territoriale porta a una impostazione non uniforme rispetto alla omogeneità territoriale, quindi solo in parte coincidente con la nostra visione, che prevede un ente legislatore e attuatore e un soggetto, il Comune, che ha il rapporto con il cittadino. Tutto quello che dovrà inserirsi tra questi due livelli dovrà essere deciso dai due soggetti, i quali ne dovranno stabilire l'utilità e la sostenibilità finanziaria; in sostanza, una semplificazione con chiari elementi di responsabilità amministrativa, sfuggendo al rischio di "soggetti istituzionali autoreferenziali" come sono oggi le Comunità montane e le Province.

In questo contesto, Idv avrebbe visto con più favore unioni montane che avessero già in sè i contenuti preliminari di Comuni di area omogenea, creando da subito il percorso per i Comuni di vallata.

Trasferire direttamente alle unioni le risorse finanziarie e i dipendenti prima destinati ai Comuni rappresenta la vera incognita, sarà il terreno delle maggiori difficoltà e dove misurare le vere disponibilità al cambiamento.

Il nostro gruppo - ha concluso Agnola - incalzerà la Giunta regionale nell'applicare rapidamente la norma, sostenendo l'attribuzione alle Unioni dei Comuni montani delle competenze di Enti partecipati dai Comuni, contribuendo così a quel processo di semplificazione, trasparenza e riduzione dei costi della politica che è alla base delle nostre iniziative.

(segue)