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PD: Brussa, per Tavolare Gorizia meglio soluzione più economica

03.10.2011
13:02
(ACON) Trieste, 3 ott - COM/AB - "La valutazione dell'assessorato è ancora in corso e non è stata redatta alcuna stima di prezzo d'acquisto, né di costi di ristrutturazione e di adeguamento alle nuove funzionalità".

È stata questa la parte centrale della risposta che l'assessore alle finanze, Sandra Savino, ha dato all'interrogazione del consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa, riferita al possibile acquisto, da parte della Regione, dell'ex sede del Provveditorato agli studi di Gorizia per trasferirvi l'Ufficio tavolare della città.

Savino ha anche aggiunto che "le decisioni conseguenti saranno prese tenuto conto delle normative vigenti in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, di benessere lavorativo e di massima accessibilità, nel rispetto di un piano di fattibilità economica che preveda anche eventuali dismissioni di sedi non più a norma".

Il consigliere del PD si è comunque dichiarato parzialmente soddisfatto dalla risposta avuta in quanto, pur negando al momento l'ipotesi d'acquisto dell'ex Provveditorato, non ha saputo indicare soluzioni alternative. Ciò appare in netta contraddizione con quanto la stessa Giunta aveva stabilito con la sua delibera di generalità del 28 luglio scorso, con la quale si indicava anche per il Tavolare di Gorizia, oltre che per quelli di Gradisca d'Isonzo, Cormons e Cervignano del Friuli, la messa a disposizione della sede dell'ex Irfop di Gradisca, di proprietà regionale.

Va ricordato come fosse stata proprio questa una delle obiezioni che Brussa aveva posto nella sua interrogazione, oltre ad aver sottolineato come l'acquisto di una struttura così imponente, ma tanto degradata, rischiasse di avere un costo sproporzionato. Si parla infatti di una cifra che potrebbe arrivare vicino ai 6 milioni di euro.

L'invito dell'esponente regionale del PD è di verificare meglio se in città esistano edifici con caratteristiche utili per trasferirvi il Tavolare a un costo minore. Che il Tavolare rimanga a Gorizia - conclude Brussa - è una scelta che posso condividere, anche in considerazione dei riflessi negativi che si avrebbero in caso diverso, ma ciò deve avvenire senza che si sperperino denari pubblici.