PD: Brussa, per Tavolare Gorizia meglio soluzione più economica
(ACON) Trieste, 3 ott - COM/AB - "La valutazione
dell'assessorato è ancora in corso e non è stata redatta alcuna
stima di prezzo d'acquisto, né di costi di ristrutturazione e di
adeguamento alle nuove funzionalità".
È stata questa la parte centrale della risposta che l'assessore
alle finanze, Sandra Savino, ha dato all'interrogazione del
consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa,
riferita al possibile acquisto, da parte della Regione, dell'ex
sede del Provveditorato agli studi di Gorizia per trasferirvi
l'Ufficio tavolare della città.
Savino ha anche aggiunto che "le decisioni conseguenti saranno
prese tenuto conto delle normative vigenti in materia di
sicurezza dei luoghi di lavoro, di benessere lavorativo e di
massima accessibilità, nel rispetto di un piano di fattibilità
economica che preveda anche eventuali dismissioni di sedi non più
a norma".
Il consigliere del PD si è comunque dichiarato parzialmente
soddisfatto dalla risposta avuta in quanto, pur negando al
momento l'ipotesi d'acquisto dell'ex Provveditorato, non ha
saputo indicare soluzioni alternative. Ciò appare in netta
contraddizione con quanto la stessa Giunta aveva stabilito con la
sua delibera di generalità del 28 luglio scorso, con la quale si
indicava anche per il Tavolare di Gorizia, oltre che per quelli
di Gradisca d'Isonzo, Cormons e Cervignano del Friuli, la messa a
disposizione della sede dell'ex Irfop di Gradisca, di proprietà
regionale.
Va ricordato come fosse stata proprio questa una delle obiezioni
che Brussa aveva posto nella sua interrogazione, oltre ad aver
sottolineato come l'acquisto di una struttura così imponente, ma
tanto degradata, rischiasse di avere un costo sproporzionato. Si
parla infatti di una cifra che potrebbe arrivare vicino ai 6
milioni di euro.
L'invito dell'esponente regionale del PD è di verificare meglio
se in città esistano edifici con caratteristiche utili per
trasferirvi il Tavolare a un costo minore. Che il Tavolare
rimanga a Gorizia - conclude Brussa - è una scelta che posso
condividere, anche in considerazione dei riflessi negativi che si
avrebbero in caso diverso, ma ciò deve avvenire senza che si
sperperino denari pubblici.