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Citt: Colussi, per l'endometriosi si poteva fare prima

06.10.2011
13:26
(ACON) Trieste, 6 ott - COM/AB - "Pur condividendo l'auspicio del consigliere Massimo Blasoni che il Friuli Venezia Giulia possa essere la prima Regione a dotarsi di una specifica legge sull'endometriosi, trovo del tutto ingiustificato che nel presentare la propria proposta di legge dimentichi volutamente che in Consiglio regionale è stata depositata da consiglieri del centro-sinistra, il 19 luglio scorso, la proposta di legge n. 163 avente per titolo "Disposizioni per la tutela delle donne affette da endometriosi".

Quella proposta di legge, primo firmatario Sergio Lupieri, è stata sottoscritta da ben 20 consiglieri - e fra questi anche Piero Colussi (Citt) che stigmatizza l'accaduto - a testimonianza della grande rilevanza e attenzione che è stata posta a questa grave patologia femminile. L'incidenza della malattia nella popolazione normale è stimata attorno al 10% che, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, significa circa 17.000 donne. Sono dati sottostimati a causa di una diagnosi solitamente tardiva (anche 7-9 anni di ritardo) ed è perciò indispensabile favorire al massimo la diagnosi precoce e tutte le forme di prevenzione e informazione affrontati nella proposta di legge.

A ulteriore dimostrazione che l'attenzione su questo problema non è nuova, Colussi ricorda l'ordine del giorno da lui proposto il primo luglio 2010 e sottoscritto trasversalmente da consiglieri di tutte le forze politiche presenti in Consiglio (compreso Blasoni). Anche quell'ordine del giorno - conclude Colussi - avente per oggetto la strategia per la diagnosi e cura dell'endometriosi, seppur approvato in modo unanime e che impegnava l'assessore alla Salute a sollecitare il Parlamento affinché adottasse misure normative di tutela per le donne affette da tale patologia, è rimasto lettera morta.