Citt: Colussi, per l'endometriosi si poteva fare prima
(ACON) Trieste, 6 ott - COM/AB - "Pur condividendo l'auspicio
del consigliere Massimo Blasoni che il Friuli Venezia Giulia
possa essere la prima Regione a dotarsi di una specifica legge
sull'endometriosi, trovo del tutto ingiustificato che nel
presentare la propria proposta di legge dimentichi volutamente
che in Consiglio regionale è stata depositata da consiglieri del
centro-sinistra, il 19 luglio scorso, la proposta di legge n. 163
avente per titolo "Disposizioni per la tutela delle donne affette
da endometriosi".
Quella proposta di legge, primo firmatario Sergio Lupieri, è
stata sottoscritta da ben 20 consiglieri - e fra questi anche
Piero Colussi (Citt) che stigmatizza l'accaduto - a testimonianza
della grande rilevanza e attenzione che è stata posta a questa
grave patologia femminile. L'incidenza della malattia nella
popolazione normale è stimata attorno al 10% che, per quanto
riguarda il Friuli Venezia Giulia, significa circa 17.000 donne.
Sono dati sottostimati a causa di una diagnosi solitamente
tardiva (anche 7-9 anni di ritardo) ed è perciò indispensabile
favorire al massimo la diagnosi precoce e tutte le forme di
prevenzione e informazione affrontati nella proposta di legge.
A ulteriore dimostrazione che l'attenzione su questo problema non
è nuova, Colussi ricorda l'ordine del giorno da lui proposto il
primo luglio 2010 e sottoscritto trasversalmente da consiglieri
di tutte le forze politiche presenti in Consiglio (compreso
Blasoni). Anche quell'ordine del giorno - conclude Colussi -
avente per oggetto la strategia per la diagnosi e cura
dell'endometriosi, seppur approvato in modo unanime e che
impegnava l'assessore alla Salute a sollecitare il Parlamento
affinché adottasse misure normative di tutela per le donne
affette da tale patologia, è rimasto lettera morta.