PD: Marsilio-Della Mea, no a chiusura Stazioni forestali
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/AB - Con l'annunciata chiusura di
cinque Stazioni forestali si conferma in maniera più che evidente
il disegno di ridimensionamento, in corso da tempo, del Corpo
forestale regionale. In realtà è venuto meno, per ovvie ragioni,
un progetto che mirava a valorizzare e sviluppare in chiave
economica delle peculiarità territoriali della montagna.
Privilegiando altri interessi, si cerca di destinare sempre di
più ad altre funzioni il Corpo forestale per trasformarlo in un
Corpo di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria.
"Finché eravamo a noi a dirlo - hanno dichiarato i consiglieri
regionali del PD Enzo Marsilio e Sandro Della Mea - poteva
apparire strumentale, ma ora c'è anche un ordine del giorno del
Comune di Tolmezzo che in maniera ancor più chiara manifesta
forte contrarietà per scelte adottate nel settore della gestione
forestale che penalizzano i territori, i comuni e i cittadini
della montagna.
"Abbiamo chiesto al presidente Tondo con un'interrogazione -
aggiungono i due consiglieri del PD - che non si disperda ma che
si rafforzi il ruolo dei forestali, soprattutto nella
valorizzazione del patrimonio boschivo. Ma lo abbiamo invitato
anche ad andare a vedere cosa stia facendo l'assessore Violino
con la riorganizzazione della struttura di sua competenza prima
che faccia altri danni.
"Resta ancora un mistero quali siano i vantaggi derivati dalla
chiusura delle cinque stazioni forestali. Intanto chiude anche la
stazione di Resia, dimenticando che è una zona parco e che serve
casomai una maggior tutela, come aveva giustamente previsto di
fare la legge istitutiva dei parchi con l'impiego di apposite
guardie.
"Se si hanno a cuore le sorti della montagna e si vuole
restituire al Corpo forestale regionale le funzioni strategiche
funzionali alle finalità istitutive - hanno concluso Marsilio e
Della Mea - non resta che fare in modo che il progetto di
revisione della struttura regionale preveda che le competenze
specifiche del settore vadano sotto la responsabilità
dell'assessorato alla Montagna.