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PD: Marsilio-Della Mea, no a chiusura Stazioni forestali

10.10.2011
12:28
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/AB - Con l'annunciata chiusura di cinque Stazioni forestali si conferma in maniera più che evidente il disegno di ridimensionamento, in corso da tempo, del Corpo forestale regionale. In realtà è venuto meno, per ovvie ragioni, un progetto che mirava a valorizzare e sviluppare in chiave economica delle peculiarità territoriali della montagna. Privilegiando altri interessi, si cerca di destinare sempre di più ad altre funzioni il Corpo forestale per trasformarlo in un Corpo di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria.

"Finché eravamo a noi a dirlo - hanno dichiarato i consiglieri regionali del PD Enzo Marsilio e Sandro Della Mea - poteva apparire strumentale, ma ora c'è anche un ordine del giorno del Comune di Tolmezzo che in maniera ancor più chiara manifesta forte contrarietà per scelte adottate nel settore della gestione forestale che penalizzano i territori, i comuni e i cittadini della montagna.

"Abbiamo chiesto al presidente Tondo con un'interrogazione - aggiungono i due consiglieri del PD - che non si disperda ma che si rafforzi il ruolo dei forestali, soprattutto nella valorizzazione del patrimonio boschivo. Ma lo abbiamo invitato anche ad andare a vedere cosa stia facendo l'assessore Violino con la riorganizzazione della struttura di sua competenza prima che faccia altri danni.

"Resta ancora un mistero quali siano i vantaggi derivati dalla chiusura delle cinque stazioni forestali. Intanto chiude anche la stazione di Resia, dimenticando che è una zona parco e che serve casomai una maggior tutela, come aveva giustamente previsto di fare la legge istitutiva dei parchi con l'impiego di apposite guardie. "Se si hanno a cuore le sorti della montagna e si vuole restituire al Corpo forestale regionale le funzioni strategiche funzionali alle finalità istitutive - hanno concluso Marsilio e Della Mea - non resta che fare in modo che il progetto di revisione della struttura regionale preveda che le competenze specifiche del settore vadano sotto la responsabilità dell'assessorato alla Montagna.