Pdl: Camber su ipotesi chiusura CDN di Basovizza
(ACON) Trieste, 10 ott - COM/MPB - Con una interrogazione
rivolta al presidente delle Giunta e all'assessore competente, il
consigliere regionale del Pdl Piero Camber vuole sapere se abbia
fondamento l'ipotesi di chiusura e dismissione del Centro
Didattico e Naturalistico di Basovizza nell'ambito di una
riorganizzazione e razionalizzazione della Direzione centrale
delle risorse rurali, agroalimentari e forestali della Regione
FVG.
Camber, nell'interrogazione, ricorda che il Corpo forestale è
presente a Basovizza dall'inizio dell'Ottocento con il Vivaio
utilizzato per lo storico rimboschimento carsico e divenuto in
seguito Stazione forestale di Trieste. Dal 1991 la struttura
ospita le attività del primo Centro didattico naturalistico che è
stato ristrutturato nel 2008 con fondi europei (2,5 milioni di
euro) e che, con la creazione il Sentiero Josef Ressel, è
divenuto uno dei centri visita più moderni in ambito nazionale ed
europeo, che realizza progetti con le scuole di ogni ordine e
grado, regionali e transfrontaliere, con personale formato anche
per la divulgazione in lingua slovena, collaborando con le
Università di Trieste, di Udine e di Padova, inserendosi nei
Progetti strategici Interreg Carso-Kras e Slow-Tourism.
Nel solo 2010 è stato visitato da quasi 15.000 persone -
sottolinea il consigliere ricordando che l'attività di
divulgazione e didattica dei valori ambientali, di didattica
naturalistica ed escursionistica hanno prodotto sul territorio
carsico evidenti risultati di diminuzione dei fenomeni di
apertura di micro discariche abusive, di utilizzo di mezzi a
motore nella viabilità forestale, di raccolte indiscriminate di
flora e fauna minore e, soprattutto, un sensibile calo degli
incendi, tanto che rispetto al periodo 1991/2001 durante il quale
sono stati registrati 628 incendi, nell'ultimo decennio
(2002/2011) sono scesi a 263.
Il CDN - fa inoltre osservare Camber - ha ricevuto ulteriori
300.000 euro di fondi europei per l'implementazione della
didattica (parzialmente già appaltati) e 40.000 per l'acquisto di
materiale divulgativo nell'ultima variazione di bilancio
regionale (luglio 2011). Inoltre, la paventata chiusura del
Centro, assieme a quella delle Stazioni forestali di Comeglians,
Resia, Meduno, Claut e San Dorligo della Valle, ha già registrato
contrarietà da parte di Consigli e amministrazioni comunali
competenti territorialmente.
Ma l'interrogazione, oltre che da queste considerazioni, nasce
anche dal fatto - fa notare Camber - che nelle comunicazioni del
presidente della Regione riguardo l'intervento della Regione FVG
sulla spesa pubblica di fronte alla crisi del Sistema Italia,
formulate il 27 settembre scorso, pur richiamando una serie di
trasformazioni e accorpamenti, nulla si dice riguardo la
riorganizzazione del sistema Forestale regionale, ma, anzi, si
afferma di non voler "compromettere la qualità dei servizi
erogati ai cittadini".