PD: Moretton, servizio idrico, Ciriani ascolti i sindaci
(ACON) Trieste, 12 ott - COM/MPB - Le affermazioni
dell'assessore regionale Ciriani sulla riforma del servizio
idrico integrato dimostrano che egli non conosce a sufficienza i
contenuti del disegno di legge approvato dalla sua Giunta, contro
il quale un nutrito numero di Sindaci ha già dimostrato la
propria contrarietà.
A dirlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco
Moretton, che sottolinea come, diversamente da quanto affermato
da Ciriani, il disegno di legge attribuisca alle Province
importanti competenze in materia di servizio idrico integrato,
quali l'affidamento e il controllo sul servizio, spogliando in
tal senso i Comuni di loro precise prerogative.
Ciò non è giuridicamente realizzabile - avverte Moretton -
perché, come più volte spiegato, le reti e gli impianti sono di
proprietà dei Comuni, e la Provincia non potrà mai legittimamente
concedere in comodato d'uso tali beni al soggetto affidatario del
servizio.
Inoltre - insiste il capogruppo del Partito Democratico
-ulteriori seri problemi si creano anche da un punto di vista
politico: Ciriani dovrebbe anzitutto spiegare perché, quando a
livello nazionale si dichiara la volontà di cancellare le
Province, e il presidente della Giunta Tondo annuncia un
referendum sul tema, la Giunta Regionale si muove in tutt'altro
senso, accontentando le richieste del presidente della Provincia
di Udine, Fontanini, e della Lega Nord, e attribuendo, a tutti i
costi, alle Province nuove competenze in materia di servizio
idrico.
In secondo luogo - aggiunge Moretton - Ciriani dovrebbe chiarire
anche il motivo per cui nella vicina Regione Veneto, che è a
conduzione leghista, si stia per approvare una riforma del
servizio idrico in cui sono previsti i Consigli di Bacino,
organismi che sono composti esclusivamente da Comuni senza le
Province, i quali esercitano tutte le funzioni che attualmente
esercitano le Autorità d'Ambito.
Solo in questo modo - conclude il consigliere - si garantisce
veramente il ruolo centrale dei Comuni nella gestione del
servizio idrico, dando davvero attuazione al principio della
sussidiarietà.
Tutto il resto sono solo chiacchiere da bar - è la chiosa di
Moretton - e Ciriani farebbe bene a ponderare e riflettere meglio
sul contenuto della normativa proposta prima di sfornare
dichiarazioni prive di costrutto. I Sindaci meritano di essere
ascoltati affinché la gestione del "bene" acqua rimanga loro
esclusivo appannaggio, nell'interesse dei cittadini amministrati.