SA-SEL: Pustetto, sul sistema sociale la maggioranza insiste
(ACON) Trieste, 13 ott - COM/AB - Sul parere al quale è stata
chiamata la IV Commissione consiliare in relazione ai progetti di
legge sull'accesso alle prestazioni sociali interviene il
consigliere regionale Stefano Pustetto.
Il tema - sottolinea l'esponente di Sinistra Ecologia Libertà - è
quello dei requisiti necessari per l'accesso al sistema sociale
regionale, dal momento che le modifiche all'art 4 della legge
6/2006, a suo tempo volute dalla Lega Nord e votate dalla
maggioranza, sono state giudicate incostituzionali dalla Corte
costituzionale, oltre a essere state impugnate dall'Europa, che
per tale motivo ha aperto una procedura d'infrazione nei
confronti dell'Italia. Parliamo del numero degli anni che un
cittadino, anche italiano, deve essere residente in regione e in
Italia per poter accedere ai vari strumenti del sistema sociale.
Nel sottolineare le motivazioni per cui simili norme non possono
trovare spazio nella legislazione regionale (e nazionale) e per
tacitare il capogruppo della maggioranza che lamentava la
parzialità e faziosità delle mie affermazioni - afferma Pustetto
- ho ritenuto opportuno leggere per intero le motivazioni con cui
la Corte costituzionale, con sentenza n 40/2011, cassava la legge
regionale in questione perché intere categorie di persone
"rimarrebbero di fatto ingiustificatamente escluse dall'accesso
all'intero complesso di interventi e di servizi facente parte del
sistema integrato regionale".
Le modifiche che l'Esecutivo di centrodestra vorrebbe apportare
alla legge per sanare questa situazione sono state bocciate dal
Consiglio delle Autonomie locali (5 voti a favore su 17) e non
può convincere che possano diventare costituzionali cambiando di
pochi mesi l'obbligo di residenza, perché ciò non modifica la
sostanza della questione.
Nonostante ciò la Giunta, all'unanimità, ha deciso di proseguire
perché qualora il testo venisse nuovamente impugnato da Roma o
dall'Europa passerebbero almeno due anni, così nel frattempo la
Lega potrà usare la nuova legge come un risultato da esibire alla
sua gente. La serietà e la credibilità delle istituzioni e della
politica in genere, ancora una volta, sono l'ultimo dei problemi
di questa maggioranza.