News


SA-SEL: Pustetto, sul sistema sociale la maggioranza insiste

13.10.2011
15:57
(ACON) Trieste, 13 ott - COM/AB - Sul parere al quale è stata chiamata la IV Commissione consiliare in relazione ai progetti di legge sull'accesso alle prestazioni sociali interviene il consigliere regionale Stefano Pustetto.

Il tema - sottolinea l'esponente di Sinistra Ecologia Libertà - è quello dei requisiti necessari per l'accesso al sistema sociale regionale, dal momento che le modifiche all'art 4 della legge 6/2006, a suo tempo volute dalla Lega Nord e votate dalla maggioranza, sono state giudicate incostituzionali dalla Corte costituzionale, oltre a essere state impugnate dall'Europa, che per tale motivo ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia. Parliamo del numero degli anni che un cittadino, anche italiano, deve essere residente in regione e in Italia per poter accedere ai vari strumenti del sistema sociale.

Nel sottolineare le motivazioni per cui simili norme non possono trovare spazio nella legislazione regionale (e nazionale) e per tacitare il capogruppo della maggioranza che lamentava la parzialità e faziosità delle mie affermazioni - afferma Pustetto - ho ritenuto opportuno leggere per intero le motivazioni con cui la Corte costituzionale, con sentenza n 40/2011, cassava la legge regionale in questione perché intere categorie di persone "rimarrebbero di fatto ingiustificatamente escluse dall'accesso all'intero complesso di interventi e di servizi facente parte del sistema integrato regionale".

Le modifiche che l'Esecutivo di centrodestra vorrebbe apportare alla legge per sanare questa situazione sono state bocciate dal Consiglio delle Autonomie locali (5 voti a favore su 17) e non può convincere che possano diventare costituzionali cambiando di pochi mesi l'obbligo di residenza, perché ciò non modifica la sostanza della questione.

Nonostante ciò la Giunta, all'unanimità, ha deciso di proseguire perché qualora il testo venisse nuovamente impugnato da Roma o dall'Europa passerebbero almeno due anni, così nel frattempo la Lega potrà usare la nuova legge come un risultato da esibire alla sua gente. La serietà e la credibilità delle istituzioni e della politica in genere, ancora una volta, sono l'ultimo dei problemi di questa maggioranza.