Pdl-GM: Colautti-Rosolen, legge per un Fondo pensione regionale
(ACON) Trieste, 13 ott - COM/AB - "Considerata la pesante
incognita sul futuro previdenziale e alle conseguenze
sull'occupazione derivanti dall'attuale crisi internazionale
economica e finanziaria, è necessaria una legge per costituire un
Fondo pensione territoriale per lavoratori dipendenti pubblici e
privati, autonomi e liberi professionisti".
Lo dichiarano i consiglieri regionali di maggioranza Alessandro
Colautti (Pdl) e Alessia Rosolen (Gruppo Misto-Un'Altra Regione)
che hanno presentato una proposta di legge relativa a interventi
per promuovere e sostenere un Fondo pensione della Regione Friuli
Venezia Giulia. La materia rientra nella potestà legislativa
concorrente della Regione.
"L'iniziativa, nata già a inizio 2010 - precisano - va a
completare un percorso avviato in questa legislatura da un lato
con la sostituzione dell'art. 31 della Legge regionale n.1 del 15
febbraio 2000 da parte dell'art. 14 della legge 22/2010 e
dall'altro con l'integrazione a tale articolo da parte dell'art.
12 della legge regionale 11/2011. Con l'inserimento tra i
soggetti beneficiari del Fondo di persone che non hanno un lavoro
a tempo indeterminato, questa proposta ha un forte impatto
sociale potenziando e implementando in modo innovativo e
sperimentale un quadro già normato dalla Giunta. Si vuole
assicurare lo sviluppo della previdenza complementare di natura
collettiva e individuale per garantire ai cittadini della regione
prospettive di sicurezza economica al termine dell'attività
lavorativa; al contempo si vuole promuovere la diffusione di una
cultura previdenziale la cui assenza costituisce uno dei
principali limiti alla diffusione della previdenza complementare
in Italia".
"Sono previste misure di sostegno alle piccole e medie imprese
regionali che si sono distinte nel favorire la sviluppo della
cultura della previdenza complementare. Tra i requisiti per
beneficiare del Fondo è richiesta la residenza in FVG e
l'effettivo versamento dei contributi in regione per
l'espletamento dell'attività lavorativa".
"Nel quadro normativo - aggiungono Colautti e Rosolen - è
stabilito anche che la Giunta regionale è autorizzata a erogare,
per il primo anno di esercizio, un contributo a sostegno delle
attività di avviamento per la gestione amministrativa del Fondo.
In questa direzione è previsto il supporto delle strutture
regionali e di esperti".
"È giusto anche ricordare - concludono - che la Banca di
Cividale, assieme all'Università di Udine, ha predisposto il
primo studio sulla possibilità di creare una previdenza
integrativa complementare da parte della Regione".