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PD: Marsilio-Della Mea, a rischio concessione legna da ardere

14.10.2011
10:01
(ACON) Trieste, 14 ott - COM/RC - Solo chi ne capisce poco di montagna e delle sue tradizioni può fare scelte che mettono in difficoltà consuetudini le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Per i consiglieri del PD Enzo Marsilio e Sandro Della Mea questo é il caso dell'assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali che con una serie di disposizioni, assurde quanto incomprensibili, stabilisce che il personale del Corpo forestale non svolga più le funzioni tecniche ad esso assegnate per conto dei Comuni.

In questo modo - hanno detto i due esponenti di opposizione - si modifica un sistema di gestione del territorio montano che nel concreto funzionava, per introdurne un altro che bloccherà gran parte delle attività in essere in materia di valorizzazione del bosco, accentuandone la marginalità socio-economica.

Da sempre - sostengono Marsilio e Della Mea - i Comuni hanno provveduto ad assegnare ai residenti la legna da ardere, una consuetudine di alto valore sociale, ma di questi tempi anche economico. Con le nuove disposizioni in materia, i Comuni non possono più avvalersi della preziosa collaborazione tecnica del personale del Corpo forestale regionale, per cui si blocca tutta l'attività di tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo, tra cui anche la possibilità di dare in concessione la legna.

Abbiamo chiesto al presidente Tondo - fanno sapere i due consiglieri - che cosa intenda fare per consentire il proseguo di una consuetudine che attesta il profondo legame della popolazione montana con il suo territorio e che, oggi come oggi, rappresenta soprattutto un aiuto concreto e prezioso per le numerose famiglie che ne fanno richiesta.