PD: Marsilio-Della Mea, a rischio concessione legna da ardere
(ACON) Trieste, 14 ott - COM/RC - Solo chi ne capisce poco di
montagna e delle sue tradizioni può fare scelte che mettono in
difficoltà consuetudini le cui origini si perdono nella notte dei
tempi. Per i consiglieri del PD Enzo Marsilio e Sandro Della Mea
questo é il caso dell'assessore regionale alle Risorse rurali,
agroalimentari e forestali che con una serie di disposizioni,
assurde quanto incomprensibili, stabilisce che il personale del
Corpo forestale non svolga più le funzioni tecniche ad esso
assegnate per conto dei Comuni.
In questo modo - hanno detto i due esponenti di opposizione - si
modifica un sistema di gestione del territorio montano che nel
concreto funzionava, per introdurne un altro che bloccherà gran
parte delle attività in essere in materia di valorizzazione del
bosco, accentuandone la marginalità socio-economica.
Da sempre - sostengono Marsilio e Della Mea - i Comuni hanno
provveduto ad assegnare ai residenti la legna da ardere, una
consuetudine di alto valore sociale, ma di questi tempi anche
economico. Con le nuove disposizioni in materia, i Comuni non
possono più avvalersi della preziosa collaborazione tecnica del
personale del Corpo forestale regionale, per cui si blocca tutta
l'attività di tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo,
tra cui anche la possibilità di dare in concessione la legna.
Abbiamo chiesto al presidente Tondo - fanno sapere i due
consiglieri - che cosa intenda fare per consentire il proseguo di
una consuetudine che attesta il profondo legame della popolazione
montana con il suo territorio e che, oggi come oggi, rappresenta
soprattutto un aiuto concreto e prezioso per le numerose famiglie
che ne fanno richiesta.