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PD: Moretton, Tondo non può minimizzare continue bocciature leggi

16.10.2011
14:04
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/AB - Che Tondo minimizzi le continue bocciature delle leggi regionali approvate dalla sua maggioranza da parte del Governo nazionale, è un segnale inequivocabile della sua maldestra intenzione di fuorviare la realtà dei fatti.

Non è accettabile - a giudizio del capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton - ritenere che l'accaduto sia un semplice incidente di percorso. La gravità dell'impugnativa per incostituzionalità di gran parte della legge di assestamento di bilancio significa infatti che il personale regionale dovrà vivere un lungo periodo d'incertezza economica e giuridica per l'incapacità conclamata dell'assessore Garlatti di operare nel rispetto della legalità.

E, pur considerando che proprio in virtù delle dichiarazioni di Tondo sappiamo che l'accaduto non è imputabile solo all'assessore, ma all'intera compagine giuntale, ciò non ci rassicura, anzi, ci preoccupa maggiormente perché frutto di un ragionamento collettivo profondamente sbagliato.

Né ci conforta - così ancora Moretton - l'ostentata ondata di ottimismo che il presidente Tondo in modo continuo cerca di dispensare, poiché i fatti dimostrano che la Regione scricchiola sempre più rumorosamente, e che il rischio di crollo è imminente.

Tutto ciò lo si può toccare con mano non solo per le continue bocciature romane, ma specialmente per l'inconsistenza delle politiche di sviluppo. Con i soli proclami di azione Tondo non può pensare di aver fatto il suo e tanto meno ritenere che essi siano considerati come fatti concreti dai cittadini. E' sotto gli occhi di tutti che, dietro alle parole sue e di qualche suo assessore non si vedono risultati né sul piano infrastrutturale, né sul versante delle riforme.

Nel registrare che le politiche di sviluppo e le riforme nella nostra regione sono obiettivamente inesistenti, non possiamo che essere fortemente preoccuparti. Ci auguriamo - conclude Moretton - che l'avvicinarsi delle elezioni regionali possa rappresentare un motivo di cambio di governo per dare un forte punto di svolta attraverso un progetto d'innovazione e riformismo vero e concreto, così da recuperare il troppo tempo perso con le inconcludenti politiche della Presidenza Tondo.