Presidente Franz con Comitato Amici del Roiello di Pradamano
(ACON) Udine, 18 ott - MPB - Il roiello di Pradamano è un corso
d'acqua nato oltre otto secoli fa come derivazione dalla roggia
di Palma, concessa nel 1171 da un diploma del Patriarca di
Aquileia Ulrico II dei conti Treffen, che autorizzava a
utilizzare in perpetuo l'acqua che scorreva attraverso la Villa
di Udine realizzando un'opera molto utile per la gente della
Villa di Pradamano, ma anche di Lovaria e di altre località sia a
sud che a nord; un'importanza tuttora attuale poiché un decreto
ministeriale nel 1989 ha dichiarato questo bene demaniale della
Regione (assieme alle rogge di Udine e di Palma) di interesse
pubblico e pertanto vincolato e incluso nell'elenco dei beni
sottoposti a tutela paesistica.
Ma le sue condizioni sono tutt'altro che buone ed è per questo
che il Comitato "Amici del Roiello di Pradamano", costituitosi
quest'anno ad aprile con l'obiettivo di salvarlo dal progressivo
degrado, ha chiesto l'aiuto del presidente del Consiglio
regionale Maurizio Franz che già nel 2001, come consigliere,
aveva promosso in Finanziaria uno stanziamento specifico per il
roiello. Perchè a dieci anni di distanza - hanno spiegato il
presidente del Comitato Paolo Benedetti e il vicepresidente
Alberto Pertoldi - il roiello, la cui pulizia, lo sfalcio e la
vigilanza competono al Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento
che ha in concessione le acque del demanio idrico regionale di
questo territorio, rischia l'abbandono.
Così il Comitato ha illustrato al presidente Franz i propri
scopi, tra i quali innanzitutto mantenere lo scorrimento
dell'acqua del roiello nel suo alveo durante tutto l'anno e
ripristinare quello tra San Gottardo (in comune di Udine) e
Lovaria (in comune di Pradamano) con opere di ordinaria e
straordinaria manutenzione; inoltre, promuovere iniziative di
valorizzazione del roiello e del patrimonio ambientale e
paesaggistico dei borghi e delle zone a esso adiacenti. Una
valorizzazione e una salvaguardia - hanno specificato - che va
intesa dal punto di vista giuridico, culturale, ambientale,
igienico, sociale, economico, storico e artistico.
Maurizio Franz ha assicurato attenzione e interessamento. Non si
possono fare interventi occasionali, occorre trovare una
soluzione complessiva - ha affermato il presidente del Consiglio
regionale - anche se necessariamente i passaggi vanno modulati,
ma con continuità. Bisogna sviluppare un progetto d'insieme per
valutare risorse, tempi, partecipazione dei vari soggetti
coinvolti - ha aggiunto Franz assicurando il suo sostegno e il
suo impegno a promuovere sul problema un tavolo di lavoro.
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