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Pens: Ferone, la povertà cresce, la Regione faccia di più

19.10.2011
13:28
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/MPB - Il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone fa riferimento al nuovo rapporto Caritas-Zancan sulla povertà e l'esclusione sociale -che conferma la crescita, rispetto all'anno precedente, della povertà relativa - per sottolineare che la crisi economica ha cancellato certezze e per sollecitare la regione a fare di più.

È in forse il futuro di milioni di italiani, i giovani non progettano più il loro futuro ma vivono alla giornata o cercano maggiore sicurezza emigrando all'estero - sottolinea Ferone avvertendo che questa situazione riguarda anche il Friuli Venezia Giulia dove la crisi economica non da tregua: vi sono tanti pensionati costretti a indebitarsi e questo rende ancora più complicata la quotidianità di questi ex lavoratori le cui modeste pensioni diventano ancora più misere proprio a causa dei prestiti contratti. Le famiglie con tre o più figli sono quelle più in difficoltà perché quando si può contare su un solo reddito, o il reddito è sparito per la perdita del posto di lavoro del capo famiglia, si sprofonda nell'indigenza più totale.

La povertà cresce - prosegue Ferone - e la nostra Regione cerca, per quanto possibile, di dare un sostegno ai cittadini più in difficoltà, basti pensare all'erogazione dei 60 euro mensili per chi è detentore di "Social Card" e alle due "una tantum" da 100 euro per i pensionati al minimo e sociali, o ad altri interventi a sostegno della famiglia. Ma il diritto al lavoro è un punto interrogativo per donne, giovani e disabili e assicurare un futuro dignitoso a questi cittadini deve essere la prima priorità di questa giunta regionale e di quelle che verranno, proprio per non creare una massa di emarginati che metterebbe in forse qualsiasi sviluppo della nostra regione e qualsiasi ripresa economica.

Uscire dalla povertà deve essere possibile - conclude Ferone - e la Regione deve agevolare la ripresa economica delle famiglie e dei singoli, accentuando le iniziative già intraprese, proprio nell'interesse della nostra Regione che deve risolvere, una volta per tutte, il problema povertà ed emarginazione sociale: solo così il Friuli Venezia Giulia potrà riprendere il cammino verso una crescita economica e sociale che sembra essersi interrotto.