Pens: Ferone, la povertà cresce, la Regione faccia di più
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/MPB - Il consigliere regionale del
Partito Pensionati Luigi Ferone fa riferimento al nuovo rapporto
Caritas-Zancan sulla povertà e l'esclusione sociale -che conferma
la crescita, rispetto all'anno precedente, della povertà relativa
- per sottolineare che la crisi economica ha cancellato certezze
e per sollecitare la regione a fare di più.
È in forse il futuro di milioni di italiani, i giovani non
progettano più il loro futuro ma vivono alla giornata o cercano
maggiore sicurezza emigrando all'estero - sottolinea Ferone
avvertendo che questa situazione riguarda anche il Friuli Venezia
Giulia dove la crisi economica non da tregua: vi sono tanti
pensionati costretti a indebitarsi e questo rende ancora più
complicata la quotidianità di questi ex lavoratori le cui modeste
pensioni diventano ancora più misere proprio a causa dei prestiti
contratti. Le famiglie con tre o più figli sono quelle più in
difficoltà perché quando si può contare su un solo reddito, o il
reddito è sparito per la perdita del posto di lavoro del capo
famiglia, si sprofonda nell'indigenza più totale.
La povertà cresce - prosegue Ferone - e la nostra Regione cerca,
per quanto possibile, di dare un sostegno ai cittadini più in
difficoltà, basti pensare all'erogazione dei 60 euro mensili per
chi è detentore di "Social Card" e alle due "una tantum" da 100
euro per i pensionati al minimo e sociali, o ad altri interventi
a sostegno della famiglia. Ma il diritto al lavoro è un punto
interrogativo per donne, giovani e disabili e assicurare un
futuro dignitoso a questi cittadini deve essere la prima priorità
di questa giunta regionale e di quelle che verranno, proprio per
non creare una massa di emarginati che metterebbe in forse
qualsiasi sviluppo della nostra regione e qualsiasi ripresa
economica.
Uscire dalla povertà deve essere possibile - conclude Ferone - e
la Regione deve agevolare la ripresa economica delle famiglie e
dei singoli, accentuando le iniziative già intraprese, proprio
nell'interesse della nostra Regione che deve risolvere, una volta
per tutte, il problema povertà ed emarginazione sociale: solo
così il Friuli Venezia Giulia potrà riprendere il cammino verso
una crescita economica e sociale che sembra essersi interrotto.