PD: Moretton, una norma senza condizionamenti per sistema idrico
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/AB - Il disegno di legge di
riordino del sistema idrico integrato, approvato dalla Giunta su
proposta dell'assessore Ciriani, è approdato oggi all'esame del
Consiglio delle Autonomie.
Lo fa presente il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco
Moretton, che ricorda come il provvedimento fosse stato
presentato da Ciriani come fortemente innovativo e adeguato alla
normativa statale, capace quindi di rispondere adeguatamente alle
esigenze dei sindaci nell'interesse dei cittadini amministrati.
Gli amministratori locali facenti parte del CAL non hanno invece
apprezzato il contenuto della legge perché non corrispondente a
una gestione appropriata del bene acqua e confacente a una
organizzazione ottimale del servizio idrico integrato. Ma ciò che
più di ogni altra cosa ha di più stizzito i sindaci è stata la
previsione normativa di espropriarli del patrimonio delle reti
idriche, fognarie e di depurazione per attribuirle alle Province,
tra l'altro realtà che Tondo ha intenzione di dismettere.
La levata di scudi dei sindaci ha costretto la Giunta a battere
in ritirata, con il risultato che il CAL ha chiesto alla Regione
la sospensione dell'esame dell'intera legge per rivederne il
testo. Subito dopo, ancorché in un'altra sede, il direttivo
dell'ANCI ha rincarato la dose nei confronti dell'assessore
Ciriani, votando all'unanimità il ritiro della stessa proposta di
legge.
Ora - conclude Moretton - Ciriani ci spieghi le ragioni per cui i
sindaci, a suo dire, erano d'accordo sulla norma, ma ora lo hanno
clamorosamente smentito. Invitiamo Tondo e il suo assessore a
formulare una normativa per il servizio idrico integrato che sia
rispettosa delle leggi europee, dell'esito del referendum e
scevra da qualsiasi condizionamento da loro subito dalla Lega
Nord, vera responsabile di quanto accaduto.