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PD: Moretton, una norma senza condizionamenti per sistema idrico

19.10.2011
16:56
(ACON) Trieste, 19 ott - COM/AB - Il disegno di legge di riordino del sistema idrico integrato, approvato dalla Giunta su proposta dell'assessore Ciriani, è approdato oggi all'esame del Consiglio delle Autonomie.

Lo fa presente il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, che ricorda come il provvedimento fosse stato presentato da Ciriani come fortemente innovativo e adeguato alla normativa statale, capace quindi di rispondere adeguatamente alle esigenze dei sindaci nell'interesse dei cittadini amministrati.

Gli amministratori locali facenti parte del CAL non hanno invece apprezzato il contenuto della legge perché non corrispondente a una gestione appropriata del bene acqua e confacente a una organizzazione ottimale del servizio idrico integrato. Ma ciò che più di ogni altra cosa ha di più stizzito i sindaci è stata la previsione normativa di espropriarli del patrimonio delle reti idriche, fognarie e di depurazione per attribuirle alle Province, tra l'altro realtà che Tondo ha intenzione di dismettere.

La levata di scudi dei sindaci ha costretto la Giunta a battere in ritirata, con il risultato che il CAL ha chiesto alla Regione la sospensione dell'esame dell'intera legge per rivederne il testo. Subito dopo, ancorché in un'altra sede, il direttivo dell'ANCI ha rincarato la dose nei confronti dell'assessore Ciriani, votando all'unanimità il ritiro della stessa proposta di legge.

Ora - conclude Moretton - Ciriani ci spieghi le ragioni per cui i sindaci, a suo dire, erano d'accordo sulla norma, ma ora lo hanno clamorosamente smentito. Invitiamo Tondo e il suo assessore a formulare una normativa per il servizio idrico integrato che sia rispettosa delle leggi europee, dell'esito del referendum e scevra da qualsiasi condizionamento da loro subito dalla Lega Nord, vera responsabile di quanto accaduto.