Pdl: Marin, misure altermative alla cassa di colmata di Grado
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/RC - "Valutare attentamente il
progetto per la realizzazione della nuova cassa di colmata di
Grado, esaminando anche la possibilità di attuare misure
alternative compatibili in materia ambientale e finalizzate alla
risoluzione del problema". A chiederlo, il consigliere regionale
del Pdl Roberto Marin in un'interrogazione alla Giunta.
La scorsa settimana - rileva Marin - il commissario straordinario
della Laguna di Grado e Marano ha annunciato la conclusione
dell'iter e la conseguente predisposizione della gara d'appalto
per la cassa di colmata di Grado. Dalla relazione dello stesso
commissario si evince che la spesa complessiva per la
realizzazione e gestione della struttura è superiore a 9 milioni
di euro, per una capienza totale di 80.000 metri cubi.
L'opera presenta, però, alcune criticità: l'area dov'è prevista
la realizzazione, a ridosso del cimitero e della valle da pesca
Le Cove che dista non più di cento metri dal centro abitato, non
prevede infatti lo stoccaggio di fanghi provenienti dall'ambito
lagunare, bensì quelli prodotti dal fiume Corno. Oltretutto, i
fanghi del Corno non potranno essere trasportati via laguna a
causa del ponte mobile di collegamento a Grado che non permette
il transito di chiatte di dimensioni adeguate e conseguentemente
il trasporto dovrebbe avvenire su strada, attraverso la
realizzazione di un ponte provvisorio dal costo elevatissimo.
Sarebbe, quindi, opportuno - conclude Marin - che la Giunta
valuti attentamente il progetto, anche in considerazione del
decreto del ministero dell'Ambiente del 17 ottobre 2007 "Criteri
minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione
relative a Zone speciali di conservazione e Zone di protezione
speciale", il quale, all'articolo 8, prevede il divieto di
riduzione delle zone umide.