Idv: Corazza, la maggioranza non rispetta i diritti civili
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/AB - Il capogruppo consiliare
regionale dell'Italia dei Valori Alessandro Corazza ha bocciato
oggi in Commissione la legge di modifica delle attuali normative
sull'accesso ai servizi sociali, approvate nel 2009 dal Consiglio
regionale e che individuavano i requisiti per l'accesso ai
servizi, che la sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato
illegittime perché creano discriminazioni.
Il disegno di legge proposto dalla Giunta - ha esordito - non
pone rimedio all'attuale situazione di discriminazione, così come
era negli intenti della proposta di legge che il nostro Gruppo ha
presentato assieme ai colleghi di opposizione, ma fa solo
un'operazione di maquillage. La maggioranza al Governo continua a
essere ostaggio dei ricatti interni della Lega Nord, fino al
punto da non arrivare a recepire in questo disegno di legge tutti
i rilievi della Corte Costituzionale e continuando quindi a
violare i diritti civili dei cittadini.
L'Italia dei Valori aveva attaccato la Lega già durante la
votazione sull'assestamento di bilancio di luglio, chiedendo in
maniera provocatoria che le spese giudiziarie dei Comuni
soccombenti in giudizio per aver applicato la tanto discussa
norma fossero poste a carico del Carroccio, responsabile di aver
imposto una norma consapevolmente incostituzionale, creata
all'unico scopo di alimentare una campagna elettorale permanente.
È impensabile - ha proseguito Corazza - che un partito di governo
non rispetti la legalità, mettendo invece la propria volontà
politica sopra i principi democratici entro i quali l'azione
politica andrebbe ricondotta. Non si può continuare ad accettare
violenze come quelle che si stanno perpetuando all'interno della
maggioranza. I diritti non sono derogabili, non si contratta sui
principi sanciti dalla Costituzione. In uno Stato di diritto le
sentenze si accettano e si attuano, non c'è spazio per altri
ragionamenti politici.
Se l'attuale maggioranza che governa la Regione non ha il
coraggio di difendere i diritti dei cittadini ma, pur di restare
al Governo, preferisce cedere davanti ai ricatti incostituzionali
della Lega Nord, è meglio che rimetta il proprio mandato e si
ritorni a votare, chiedendo ai cittadini cosa preferiscono. Non
ci può essere - conclude Corazza - contrattazione politica sui
diritti civili e sui pronunciamenti della Corte Costituzionale.