PD: Moretton, sull'A4 solo passi indietro
(ACON) Trieste, 21 ott - COM/MPB - La decisione di Autovie
Venete presa dal CdA in merito alla ricerca di finanziamento per
la realizzazione della terza corsia dell'A4, e che vede il
possibile intervento della Cassa Depositi e Prestiti e di una
cordata di banche private, invece che rappresentare un passo
avanti, costituisce tre passi indietro.
È l'opinione del capogruppo del Partito Democratico in Consiglio
regionale Gianfranco Moretton, secondo il quale "contrariamente a
quanto afferma il presidente di Autovie Emilio Terpin, che ha
espresso soddisfazione per questa proposta alternativa, che a suo
parere dovrebbe accelerare i tempi per il finanziamento dei
lavori, rappresenta invece una decisione che difficilmente
sbloccherà la situazione di stallo delle operazioni, più volte
evidenziate".
"Il fatto che la Cassa Depositi e Prestiti diventi soggetto
finanziatore con un prestito fino al 50 per cento del miliardo e
ottocento milioni, implica - avverte Moretton - che ci dovranno
essere garanzie date da qualche autorevole soggetto pubblico,
poichè Autovie Venete, per l'inadeguatezza del suo stato
patrimoniale, non è in grado di darle.
"A questo punto - precisa il capogruppo PD - non vorremmo che
fosse la Regione stessa a farsi avanti, perché questo porterebbe
a un suo grossissimo indebitamento, in completa controtendenza
alle dichiarazioni di Tondo, che ha da sempre fondato la sua
politica contro il debito.
"È chiaro - aggiunge il consigliere - che siamo di fronte a un
vero e proprio fallimento portato avanti dal presidente della
Regione Renzo Tondo, dal Commissario per l'emergenza Riccardo
Riccardi e dai vertici di Autovie Venete e di Friulia, perché con
la decisione presa si vanno ad allungare ulteriormente i tempi di
realizzazione dell'importante opera infrastrutturale.
"Viene da chiedersi - conclude Moretton - il motivo per cui non
si sia avviata la richiesta di finanziamento sulla base del
progetto del 2008 lasciato in eredità dal centrosinistra,
evitando di perdere tutto questo tempo inutilmente. Ora si
rischia di tentare una soluzione riparatrice quando i buoi sono
già scappati dalla stalla, con inevitabili preoccupazioni da
parte di tutti per ulteriori pesanti ritardi che nulla hanno a
che vedere con i presunti complotti denunciati da Emilio Terpin,
ma che, invece, sono purtroppo lo specchio di una realtà ormai
evidente a tutti".