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Idv: Scuola e Regione, convegno per presentare pdl su scuola

23.10.2011
11:16
(ACON) Trieste, 23 ott - COM/MPB - Al convegno organizzato a Udine dal Gruppo consiliare regionale dell'Italia dei Valori dal titolo "Scuola e Regione" per presentare la propria proposta di legge in materia, è intervenuto l'assessore regionale all'istruzione Roberto Molinaro e sono stati presenti numerosi soggetti attivi nell'ambito della scuola e dei sindacati.

Una proposta di legge nata da un gruppo di lavoro di cui fanno parte i consiglieri regionali di Idv Alessandro Corazza e Enio Agnola, la consigliera provinciale di Udine Paola Schiratti e l'on. Carlo Monai, in collaborazione con esperti di legislazione scolastica e figure di alta professionalità della scuola.

A fare da moderatore dell'evento è stato il consigliere regionale Enio Agnola, che, dopo il saluto del presidente del Gruppo Alessandro Corazza, ha sottolineato che la proposta di legge in questione è l'inizio di un percorso necessario a dare le risposte che servono al mondo della scuola.

I tanti interventi hanno sottolineato l'importanza che la regione eserciti i propri poteri di autonomia e diventi protagonista attiva di una legislazione sull'istruzione e sulla formazione: i tagli al sistema scolastico - è stato detto - sono stati fatti indistintamente, senza analizzare le realtà particolari, creando quindi situazioni di disagio dove il sistema funzionava bene, mentre la scuola del Friuli Venezia Giulia deve avere il crisma della scuola di qualità. E al proposito sono stati mostrati dati che evidenziano come i risultati degli studenti della nostra regione siano sopra la media nazionale ed europea, auspicando che la qualità della scuola della nostra regione venga mantenuta intatta. Per salvaguardare la qualità delle scuole di ogni ordine e grado del nostro territorio, un Comitato di genitori ha avviato una petizione, che ha raccolto 1500 firme, a sostegno della proposta di un intervento regionale finalizzato a ciò.

Per l'assessore Molinaro il tema della scuola deve trovare larghe intese:"ora che la proposta di Idv ha lanciato il sasso speriamo di poter seguire insieme la traiettoria".

La proposta legislativa dell'Italia dei Valori tiene conto di questioni e problematiche che hanno caratterizzato lo scenario normativo degli ultimi anni: e cioè, riduzione complessivo del tempo scuola; riduzione degli organici delle istituzioni scolastiche; riduzione o eliminazione delle compresenze didattiche; competenza esclusiva per rilascio qualifiche e diplomi professionali; assolvimento dell'obbligo di istruzione anche attraverso i percorsi di istruzione e formazione professionali; attuazione di accordi regionali in tema di sussidiarietà ed integrazione tra i centri di formazione accreditati e gli istituti professionali per la realizzazione di percorsi triennali; istituzione degli istituti tecnici superiori.

Per quanto riguarda le scuole elementari l'obiettivo è quello di garantire - nelle scuole elementari - risorse umane per soddisfare in ogni plesso le richieste degli utenti di un tempo scuola di 30 o 40 ore garantendo le necessarie compresenze; servizi (es:la mensa) e strutture necessarie; assegnazione agli alunni portatori di Handicap delle necessarie ore di sostegno; il mantenimento delle scuole di vallata nelle aree montane anche con numeri di allievi inferiori agli standard previsti; riduzione del numero di alunni per classe rispettando le norme sulla sicurezza; mantenimento delle scuole di quartiere e di frazione nelle città con oltre 10.000 abitanti anche se con meno di 10 classi; qualità dell'edilizia scolastica e delle dotazioni didattiche.

Per le scuole secondarie, si punta ad assicurare risorse umane per garantire il monte ore necessario alla qualità dell'insegnamento nelle discipline e le attività laboratoriali, stabilendo il corretto rapporto tra prove d'esame e tempo scuola; a valorizzare l'insegnamento della seconda lingua comunitaria in tutti gli ordini di scuole e in particolare nella scuola di secondo grado, e l'insegnamento delle lingue dei paesi confinanti in tutti gli ordini di scuole nei comuni di confine. Inoltre, a investire sulle nuove tecnologie e sulla didattica per adeguare la scuola a stili cognitivi degli studenti, potenziando l'uso del laboratorio, la multimedialità e la rete; a utilizzare l'orientamento come intervento che accompagni il pieno sviluppo della persona in relazione ai cambiamenti sociali; a perseguire la parità di genere nella istruzione e nella formazione professionale, intesa come politica mirata a migliorare l'ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, rimuovendo le cause della segregazione orizzontale e verticale.