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PD: Brandolin, sbloccare i lavori variante a SR56 a Gorizia

26.10.2011
10:22
(ACON) Trieste, 26 ott - COM/AB - Chi sta bloccando i lavori della variante alla strada regionale 56 sul territorio comunale di Gorizia? Chi è che frena l'attuazione di questo importante e atteso svincolo stradale già finanziato da anni?

Sono queste le domande che Giorgio Brandolin, consigliere regionale del PD, ha posto all'assessore alle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici Riccardo Riccardi con un'interrogazione.

La situazione ormai rasenta il paradossale. È dal 2006 che esiste un progetto e un accordo tra Regione, Provincia e i Comuni di Gorizia e Mossa per attuare la variante alla SR56. Un tratto importantissimo per la vivibilità della gente di Mossa e Lucinico e per una prospettiva di sviluppo della destra Isonzo.

Le ragioni per attuare questo svincolo stradale erano, e sono, almeno tre, una più importante dell'altra:

- alleggerire la portata del traffico che letteralmente soffoca le comunità di Lucinico e Mossa; - creare una direttrice per il flusso pesante sulla Udine-Gorizia indirizzata verso la rete autostradale e la rete stradale slovena, escludendo gli abitati; - porre in essere una struttura per il collegamento tra la Zona Industriale di Gorizia (ormai satura) e quella di Mossa, in una prospettiva di ampliamento operativo del Consorzio Zona Industriale e Artigianale goriziano e, nondimeno, di area adeguata ad un'auspicabile attività logistica di retro-porto

La Giunta Regionale (con DGR 919 del 05/05/2006) ha assegnato al Comune di Mossa 1.600.000 euro e al Comune di Gorizia 1.800.000 euro, mentre la Provincia di Gorizia parallelamente si era impegnata per la costruzione di una rotonda in Comune di Mossa (opera già realizzata). Successivamente, la Giunta regionale ha stornato il finanziamento di 1.800.000 euro a favore del Comune di Gorizia a fronte di un riconoscimento finanziario pari a 3.250.000 euro per maggiori oneri previsti nel tratto di competenza di detto Comune.

Al momento, quindi, la rotonda è fatta, il Comune di Mossa ha esperito la gara di appalto per i lavori di sua competenza, mentre quello di Gorizia è ancora al progetto definitivo, come si legge sul sito web ufficiale del Comune stesso. Manca ancora l'approvazione del progetto esecutivo e tutta la procedura d'appalto e assegnazione lavori. Se tutto va bene se ne riparlerà a fine 2012.

Brandolin chiede quindi se corrisponde al vero che il Comune di Gorizia, dopo le sue lungaggini e le variazioni economiche apportate, abbia trasmesso alla direzione regionale di competenza il progetto esecutivo nel dicembre 2010, ma tuttora non abbia ricevuto risposta.

È però del tutto evidente - a giudizio di Brandolin - che l'anello debole di questa storia infinita è il Comune di Gorizia. Probabilmente il sindaco Romoli, che è anche assessore ai lavori pubblici, non ritiene prioritaria quest'opera, al pari di altre, che invece ha una rilevante valenza per il vivere quotidiano della gente e per le prospettive di sviluppo economico. Ciò in spregio a quanto aveva più volte affermato al consiglio di quartiere di Lucinico.

Il consigliere del PD vuole inoltre capire perché la Regione, che è l'ente finanziatore, non si è adoperata tempestivamente per sollecitare il Comune capoluogo a stare al passo con gli altri soggetti attuatori. Tra l'altro, con questo andazzo c'è il notevole rischio di un ulteriore incremento dei costi di realizzo dell'opera.

Brandolin conclude auspicando un sussulto di responsabilità perché c'è l'assoluta necessità che la Regione acceleri l'iter di realizzazione del primo lotto, anche in funzione della successiva progettazione e realizzazione del secondo.