PD: Brandolin, sbloccare i lavori variante a SR56 a Gorizia
(ACON) Trieste, 26 ott - COM/AB - Chi sta bloccando i lavori
della variante alla strada regionale 56 sul territorio comunale
di Gorizia? Chi è che frena l'attuazione di questo importante e
atteso svincolo stradale già finanziato da anni?
Sono queste le domande che Giorgio Brandolin, consigliere
regionale del PD, ha posto all'assessore alle infrastrutture,
mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici Riccardo
Riccardi con un'interrogazione.
La situazione ormai rasenta il paradossale. È dal 2006 che esiste
un progetto e un accordo tra Regione, Provincia e i Comuni di
Gorizia e Mossa per attuare la variante alla SR56. Un tratto
importantissimo per la vivibilità della gente di Mossa e Lucinico
e per una prospettiva di sviluppo della destra Isonzo.
Le ragioni per attuare questo svincolo stradale erano, e sono,
almeno tre, una più importante dell'altra:
- alleggerire la portata del traffico che letteralmente soffoca
le comunità di Lucinico e Mossa;
- creare una direttrice per il flusso pesante sulla Udine-Gorizia
indirizzata verso la rete autostradale e la rete stradale
slovena, escludendo gli abitati;
- porre in essere una struttura per il collegamento tra la Zona
Industriale di Gorizia (ormai satura) e quella di Mossa, in una
prospettiva di ampliamento operativo del Consorzio Zona
Industriale e Artigianale goriziano e, nondimeno, di area
adeguata ad un'auspicabile attività logistica di retro-porto
La Giunta Regionale (con DGR 919 del 05/05/2006) ha assegnato al
Comune di Mossa 1.600.000 euro e al Comune di Gorizia 1.800.000
euro, mentre la Provincia di Gorizia parallelamente si era
impegnata per la costruzione di una rotonda in Comune di Mossa
(opera già realizzata). Successivamente, la Giunta regionale ha
stornato il finanziamento di 1.800.000 euro a favore del Comune
di Gorizia a fronte di un riconoscimento finanziario pari a
3.250.000 euro per maggiori oneri previsti nel tratto di
competenza di detto Comune.
Al momento, quindi, la rotonda è fatta, il Comune di Mossa ha
esperito la gara di appalto per i lavori di sua competenza,
mentre quello di Gorizia è ancora al progetto definitivo, come si
legge sul sito web ufficiale del Comune stesso. Manca ancora
l'approvazione del progetto esecutivo e tutta la procedura
d'appalto e assegnazione lavori. Se tutto va bene se ne riparlerà
a fine 2012.
Brandolin chiede quindi se corrisponde al vero che il Comune di
Gorizia, dopo le sue lungaggini e le variazioni economiche
apportate, abbia trasmesso alla direzione regionale di competenza
il progetto esecutivo nel dicembre 2010, ma tuttora non abbia
ricevuto risposta.
È però del tutto evidente - a giudizio di Brandolin - che
l'anello debole di questa storia infinita è il Comune di Gorizia.
Probabilmente il sindaco Romoli, che è anche assessore ai lavori
pubblici, non ritiene prioritaria quest'opera, al pari di altre,
che invece ha una rilevante valenza per il vivere quotidiano
della gente e per le prospettive di sviluppo economico. Ciò in
spregio a quanto aveva più volte affermato al consiglio di
quartiere di Lucinico.
Il consigliere del PD vuole inoltre capire perché la Regione, che
è l'ente finanziatore, non si è adoperata tempestivamente per
sollecitare il Comune capoluogo a stare al passo con gli altri
soggetti attuatori. Tra l'altro, con questo andazzo c'è il
notevole rischio di un ulteriore incremento dei costi di realizzo
dell'opera.
Brandolin conclude auspicando un sussulto di responsabilità
perché c'è l'assoluta necessità che la Regione acceleri l'iter di
realizzazione del primo lotto, anche in funzione della successiva
progettazione e realizzazione del secondo.