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PD: Menis, mantenere personale del servizio registrazione ricette

27.10.2011
17:57
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/AB - Un ultimo appello al buon senso per salvare 19 posti di lavoro di giovani donne friulane e per tutelare un'eccellenza del servizio sanitario regionale.

È quanto chiesto dal consigliere PD Paolo Menis, che ha portato in Aula il caso del servizio registrazione ed elaborazione delle ricette farmaceutiche che rischia di essere assegnato a una ditta napoletana. Una scelta dettata da finalità meramente economiche, secondo il democratico, che ha chiesto all'assessore Kosic la revoca del bando che, tra l'altro, non tiene conto di un ordine del giorno votato dallo stesso Consiglio regionale nel corso dell'ultimo assestamento di bilancio Purtroppo questa ormai è l'unica soluzione possibile - ha ricordato Menis nel suo intervento - ma di certo si sarebbe potuto agire meglio e prima se solo si fosse affrontato il problema con meno superficialità. Già mesi or sono infatti il PD aveva sollevato il problema con un'interpellanza del collega Brussa, dal cui impegno era tradotto l'ordine del giorno trasversale con cui veniva richiesto l'inserimento della clausola sociale all'interno del bando. Una soluzione condivisa che avrebbe consentito di valorizzare la pluriennale esperienza delle operatrici, (molte delle quali svolgono questo lavoro da più di dieci anni), preservando la qualità di un servizio apprezzato dalle stesse ASL che ne erano beneficiarie. Si tratta di qualcosa come un milione di ricette al mese che dovrebbero essere portate fuori regione - con tutti i rischi che questo comporta trattandosi di documenti fiscali - a una ditta che ha fatto un'offerta per il servizio pari a un quinto del prezzo per cui esso attualmente viene svolto. Una dato che si commenta da solo. Sarebbe bastato prorogare l'affidamento a Insiel in attesa dell'avvento del passaggio alla forma elettronica delle prescrizioni farmaceutiche e sfruttare questo periodo per la formazione del personale, garantendo così il mantenimento dei livelli occupazionali, un'esigenza prioritaria visto il difficile periodo economico. Finora l'interessamento dei vertici di Insiel e di diversi assessori non ha prodotto i risultati sperati e anche per questo una folta delegazione delle lavoratrici ha voluto testimoniare con la propria presenza in Aula l'attaccamento al posto di lavoro.