CR: rendiconto 2010, Baiutti/Brussa (7)
(ACON) Trieste, 27 ott - MPB - La relazione predisposta da
Franco Brussa (PD) e illustrata dal collega Giorgio Baiutti
evidenzia che il Rendiconto non è un atto dovuto ma una concreta
occasione per verificare quanto realizzato dalla Giunta, un
momento per maggioranza e opposizione per trarre giudizi
politici. Il fatto che sia esaminato, discusso e approvato in una
sessione diversa dal Bilancio di previsione lo conferma, anche se
i tempi assegnati per questo esame sono stati troppo angusti.
Quanto ai contenuti, sul fronte delle entrate si evidenzia un
aumento di quelle effettive (in particolare IVA e imposte
sostitutive) che però vanno considerate nella fattispecie
un'entrata una tantum, mentre per ricavare indicazioni sulla
situazione economica va considerato il gettito Irap da privati,
che registra una contrazione di 51 milioni di euro rispetto a
quanto ipotizzato. Interessante anche l'andamento delle entrate
derivanti da mutui, prestiti e altre operazioni creditizie,
ovvero quanto connesso all'indebitamento.
Contrazione del debito complessivo, ma aumento del debito
potenziale (686,38 milioni, contro i 567,62 del 2009) mentre per
la spesa si registra una variazione negativa (pari a 721,81
milioni) rispetto all'anno precedente, nell'allocazione delle
risorse, con una riduzione che ha colpito attività economiche;
affari istituzionali, economici e fiscali; sussidiarietà e
devoluzione; istruzione formazione e ricerca.
E ancora, ridotta capacità di impegno (ovvero l'attitudine a
tradurre in programmi di spesa le decisioni politiche sulla
ripartizione delle risorse) specie riguardo ambiente e difesa del
territorio, servizio idrico integrato, energia, programmazione
negoziata.
Scarsa poi, nella sanità pubblica, la capacità di intervenire
nella funzione di ricerca, sviluppo, formazione e promozione. La
soppressione dell'Agenzia regionale della sanità e lo
snaturamento del Centro servizi condivisi si sono rivelati scelta
non utile sul piano economico e strategicamente sbagliata.
Criticabile anche l'operato sul personale regionale con un
risparmio pari allo 0,001 della spesa complessiva del bilancio
regionale, considerando anche la soppressione dell'Agenzia
regionale per la rappresentanza negoziale e la recente azione
legislativa, impugnata dal Governo, che ha sottratto la
contrattazione collettiva al livello regionale e i richiami delle
Corte dei Conti a eliminare le inefficienze e a valorizzare le
professioanlità. Infine lo scarso utilizzo (8,8%) delle risorse
comunitarie che colloca la nostra regione all'ultimo posto.
(segue)