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CR: rendiconto 2010, Baiutti/Brussa (7)

27.10.2011
18:26
(ACON) Trieste, 27 ott - MPB - La relazione predisposta da Franco Brussa (PD) e illustrata dal collega Giorgio Baiutti evidenzia che il Rendiconto non è un atto dovuto ma una concreta occasione per verificare quanto realizzato dalla Giunta, un momento per maggioranza e opposizione per trarre giudizi politici. Il fatto che sia esaminato, discusso e approvato in una sessione diversa dal Bilancio di previsione lo conferma, anche se i tempi assegnati per questo esame sono stati troppo angusti.

Quanto ai contenuti, sul fronte delle entrate si evidenzia un aumento di quelle effettive (in particolare IVA e imposte sostitutive) che però vanno considerate nella fattispecie un'entrata una tantum, mentre per ricavare indicazioni sulla situazione economica va considerato il gettito Irap da privati, che registra una contrazione di 51 milioni di euro rispetto a quanto ipotizzato. Interessante anche l'andamento delle entrate derivanti da mutui, prestiti e altre operazioni creditizie, ovvero quanto connesso all'indebitamento.

Contrazione del debito complessivo, ma aumento del debito potenziale (686,38 milioni, contro i 567,62 del 2009) mentre per la spesa si registra una variazione negativa (pari a 721,81 milioni) rispetto all'anno precedente, nell'allocazione delle risorse, con una riduzione che ha colpito attività economiche; affari istituzionali, economici e fiscali; sussidiarietà e devoluzione; istruzione formazione e ricerca.

E ancora, ridotta capacità di impegno (ovvero l'attitudine a tradurre in programmi di spesa le decisioni politiche sulla ripartizione delle risorse) specie riguardo ambiente e difesa del territorio, servizio idrico integrato, energia, programmazione negoziata.

Scarsa poi, nella sanità pubblica, la capacità di intervenire nella funzione di ricerca, sviluppo, formazione e promozione. La soppressione dell'Agenzia regionale della sanità e lo snaturamento del Centro servizi condivisi si sono rivelati scelta non utile sul piano economico e strategicamente sbagliata. Criticabile anche l'operato sul personale regionale con un risparmio pari allo 0,001 della spesa complessiva del bilancio regionale, considerando anche la soppressione dell'Agenzia regionale per la rappresentanza negoziale e la recente azione legislativa, impugnata dal Governo, che ha sottratto la contrattazione collettiva al livello regionale e i richiami delle Corte dei Conti a eliminare le inefficienze e a valorizzare le professioanlità. Infine lo scarso utilizzo (8,8%) delle risorse comunitarie che colloca la nostra regione all'ultimo posto.

(segue)