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Idv: Corazza, mozione Krsko per dar seguito a referendum

27.10.2011
18:56
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/RC - La mozione dell'opposizione, illustrata in Aula dal primo firmatario e capogruppo di Italia dei Valori Alessandro Corazza, era stata presentata innanzitutto per vincolare la Giunta a dare attuazione a quanto i cittadini hanno deciso il 12 e 13 giugno 2011 col referendum contro il ritorno al nucleare, promossi proprio da Italia dei Valori - fa presente Corazza - con banchetti in tutta Italia.

La mozione - ha dichiarato il consigliere - chiedeva la dismissione della centrale nel più breve tempo possibile; un nuovo Piano energetico regionale per promuovere le energie rinnovabili; lo sviluppo di un Piano regionale d'emergenza da attuarsi in caso di incidente nucleare; la verifica dell'effettivo livello di sicurezza della centrale slovena.

Ma ancora prima - continua Corazza - la mozione chiedeva alla Giunta Tondo di recepire l'esito della consultazione popolare: il referendum è l'ultimo treno che passa per Tondo per poter cambiare linea politica rispetto al raddoppio, da lui auspicato, della centrale di Krsko senza perdere la faccia. Il presidente della Regione, infatti, ha rotto l'asse europeo che chiedeva la dismissione di Krsko e aperto al raddoppio ipotecando per i prossimi decenni la sicurezza dei cittadini della regione, ma è stato tagliato fuori dall'operazione economica visto che la Slovenia ha chiaramente dichiarato che farà, ma da sola. Oggi il referendum gli avrebbe dato la scusa, ma anche la forza democratica, per affermare la contrarietà al raddoppio, mettendo in sicurezza la popolazione.

È da irresponsabili - conclude Corazza - irridere e non tenere minimamente conto, come fa la maggioranza regionale, dell'esito referendario e della sicurezza, sottovalutando un argomento che Fukushima dimostra essere più attuale che mai.