Idv: Corazza, mozione Krsko per dar seguito a referendum
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/RC - La mozione dell'opposizione,
illustrata in Aula dal primo firmatario e capogruppo di Italia
dei Valori Alessandro Corazza, era stata presentata innanzitutto
per vincolare la Giunta a dare attuazione a quanto i cittadini
hanno deciso il 12 e 13 giugno 2011 col referendum contro il
ritorno al nucleare, promossi proprio da Italia dei Valori - fa
presente Corazza - con banchetti in tutta Italia.
La mozione - ha dichiarato il consigliere - chiedeva la
dismissione della centrale nel più breve tempo possibile; un
nuovo Piano energetico regionale per promuovere le energie
rinnovabili; lo sviluppo di un Piano regionale d'emergenza da
attuarsi in caso di incidente nucleare; la verifica
dell'effettivo livello di sicurezza della centrale slovena.
Ma ancora prima - continua Corazza - la mozione chiedeva alla
Giunta Tondo di recepire l'esito della consultazione popolare: il
referendum è l'ultimo treno che passa per Tondo per poter
cambiare linea politica rispetto al raddoppio, da lui auspicato,
della centrale di Krsko senza perdere la faccia. Il presidente
della Regione, infatti, ha rotto l'asse europeo che chiedeva la
dismissione di Krsko e aperto al raddoppio ipotecando per i
prossimi decenni la sicurezza dei cittadini della regione, ma è
stato tagliato fuori dall'operazione economica visto che la
Slovenia ha chiaramente dichiarato che farà, ma da sola. Oggi il
referendum gli avrebbe dato la scusa, ma anche la forza
democratica, per affermare la contrarietà al raddoppio, mettendo
in sicurezza la popolazione.
È da irresponsabili - conclude Corazza - irridere e non tenere
minimamente conto, come fa la maggioranza regionale, dell'esito
referendario e della sicurezza, sottovalutando un argomento che
Fukushima dimostra essere più attuale che mai.