PD: Marsilio, rischio chiusura agriturismi montani
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/RC - Con l'approvazione del
regolamento sull'attività agrituristica, il presidente Tondo e
l'assessore Violino hanno portato dal 25% al 40% le quote minime
di prodotti propri aziendali utilizzati negli agriturismi al di
sopra dei 500 metri di altitudine.
Per il consigliere regionale del PD Enzo Marsilio, la notizia non
è positiva in quanto comporta il rischio di chiusura di gran
parte degli agriturismi in montagna, in specie di quelli delle
malghe, che difficilmente potranno avere un paniere di prodotti
tale da poter superare i limiti imposti.
È questa un'altra sberla assestata al sistema montano che di
giorno in giorno vede assottigliarsi le possibilità di
sopravvivenza - afferma Marsilio. Alla faccia del ventilato
sostegno da dare alle aree svantaggiate, quali gli ambiti
montani, Tondo continua a permettere che le scelte di Violino
affossino definitivamente le poche aziende agricole che ancora
operano in montagna. Quel sistema agricolo può sostenersi solo
con una serie di attività integrative di natura turistica, come
l'ospitalità e la ristorazione. L'attività agrituristica in
quelle aree non rappresenta, come generalmente accade altrove, un
reddito integrativo, ma è una vera e propria fonte di
sopravvivenza.
Sostenere l'economia della montagna, alla luce della sua
specialità, per l'esponente del PD significa prima di tutto
applicare dei parametri differenziati. Se, come nel caso
specifico, si adotta il principio di considerare un lusso ciò che
invece è un'esigenza, allora chi sceglie di vivere e lavorare in
montagna difficilmente potrà aspirare a un futuro migliore.