PD: Moretton, la finanziaria di Tondo non convince
(ACON) Trieste, 30 ott - COM/MPB - "La prossima finanziaria
regionale fonda sull'unica proposta fatta da Tondo di ridurre di
ancora un punto in percentuale l'IRAP, tuttavia, per renderla
effettiva, essa comporta la riduzione di pari importo per altri
settori, da quello economico al culturale".
"Un progetto - afferma il capogruppo del PD in Consiglio
regionale, Gianfranco Moretton - che riteniamo degno di
considerazione perché, se non altro, ha il nobile intento di
aiutare le imprese del territorio con la riduzione delle tasse.
"E' però evidente - aggiunge il consigliere - che tale scelta
avrà ricadute positive solo qualora ci sia un effetto tangibile e
riconosciuto, altrimenti il rischio è quello di cadere nel
vortice della demagogia, senza che ci siano ritorni positivi per
occupazione, mondo produttivo e bilancio regionale.
"A fronte della proposta del presidente Tondo, che però risulta
essere priva di un'analisi approfondita per capire quali possano
essere i futuri effetti della manovra, ci limitiamo - avverte
Moretton - a considerare che per recuperare gli 80 milioni di
euro frutto dell'abbassamento IRAP, bisognerà necessariamente
decurtare altri settori del bilancio regionale. I tagli proposti
da Tondo aggiungeranno quindi altri conflitti nella maggioranza,
oltre a quelli già esistenti, che contribuiranno a rendere ancor
più precaria la stabilità di Governo.
"Comparti importanti come quelli di viabilità, cultura e opere
pubbliche dovrebbero essere organizzati attraverso un piano
programmatico d'interventi a loro sostegno, mentre con la scelta
politica e le restrizioni imposte da Tondo subiranno un
gravissimo freno, bloccando le politiche di sviluppo e creando
ulteriori elementi negativi nella produzione di lavoro" - è
l'analisi di Moretton per il quale "meglio sarebbe se le linee
guida per la finanziaria del prossimo anno fossero ponderate e
valutate con l'oggettività necessaria per evitare che un nobile
intento non finisca per accontentare solo chi non ha bisogno, a
discapito delle micro e piccole imprese. Non vorremmo - è la
chiosa del consigliere - che alla fine ci fossero più danni che
utili risultati."