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PD: Moretton, la finanziaria di Tondo non convince

30.10.2011
12:07
(ACON) Trieste, 30 ott - COM/MPB - "La prossima finanziaria regionale fonda sull'unica proposta fatta da Tondo di ridurre di ancora un punto in percentuale l'IRAP, tuttavia, per renderla effettiva, essa comporta la riduzione di pari importo per altri settori, da quello economico al culturale".

"Un progetto - afferma il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton - che riteniamo degno di considerazione perché, se non altro, ha il nobile intento di aiutare le imprese del territorio con la riduzione delle tasse.

"E' però evidente - aggiunge il consigliere - che tale scelta avrà ricadute positive solo qualora ci sia un effetto tangibile e riconosciuto, altrimenti il rischio è quello di cadere nel vortice della demagogia, senza che ci siano ritorni positivi per occupazione, mondo produttivo e bilancio regionale.

"A fronte della proposta del presidente Tondo, che però risulta essere priva di un'analisi approfondita per capire quali possano essere i futuri effetti della manovra, ci limitiamo - avverte Moretton - a considerare che per recuperare gli 80 milioni di euro frutto dell'abbassamento IRAP, bisognerà necessariamente decurtare altri settori del bilancio regionale. I tagli proposti da Tondo aggiungeranno quindi altri conflitti nella maggioranza, oltre a quelli già esistenti, che contribuiranno a rendere ancor più precaria la stabilità di Governo.

"Comparti importanti come quelli di viabilità, cultura e opere pubbliche dovrebbero essere organizzati attraverso un piano programmatico d'interventi a loro sostegno, mentre con la scelta politica e le restrizioni imposte da Tondo subiranno un gravissimo freno, bloccando le politiche di sviluppo e creando ulteriori elementi negativi nella produzione di lavoro" - è l'analisi di Moretton per il quale "meglio sarebbe se le linee guida per la finanziaria del prossimo anno fossero ponderate e valutate con l'oggettività necessaria per evitare che un nobile intento non finisca per accontentare solo chi non ha bisogno, a discapito delle micro e piccole imprese. Non vorremmo - è la chiosa del consigliere - che alla fine ci fossero più danni che utili risultati."