PD: Moretton, dai tagli in Finanziaria 2012 gravi ricadute
(ACON) Trieste, 2 nov - COM/AB - Il presidente Tondo sta
predisponendo i tagli alla Finanziaria 2012 e noi siamo stanchi
di vedere che il suo agire resta sempre improntato alla massima
superficialità, confermando l'incapacità di programmare compiendo
prima un'analisi tra costi e benefici.
Tutto ciò - afferma il capogruppo PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton - ci preoccupa ancor di più perché
consapevoli che le ricadute di tale politica sprovveduta e
demagogica influenzeranno molto negativamente i bilanci dei
prossimi anni.
I tagli che Tondo si accinge a fare non sono dovuti
esclusivamente alla crisi economica in atto, ma sono il frutto
della sottoscrizione dello scellerato accordo con il Governo
nazionale dello scorso anno, quando sono state accettate le
imposizioni del ministro Temonti. In quel caso, Tondo ha
passivamente subito le decisioni del Governo pur di avere in
cambio il maxi credito che spettava per legge alla nostra
Regione, versando così un tributo pesantissimo di 370 milioni di
euro per l'istituzione del fondo perequativo nazionale per il
federalismo che tutti sanno non essere mai nato. Un accordo che
nemmeno un principiante della politica avrebbe dovuto accettare,
perché danneggia gravemente la nostra Regione.
Ora però tutti i nodi stanno venendo al pettine.
Lascia inoltre senza parole l'agire di Tondo che, senza
rendersene conto, gioca d'azzardo proponendo il taglio dell'IRAP
di un punto in percentuale con l'intento di gettare fumo negli
occhi al mondo dell'impresa. Il danno sarà ancora più grande se,
come pare, il taglio dell'equivalente riduzione dell'imposta
dovesse abbattersi su settori sensibili, costringendo i Comuni a
incidere maggiormente con la tassazione locale sui già provati
bilanci delle famiglie.
Esortiamo quindi Tondo - conclude Moretton - prima di fare altri
danni, a riferire in Consiglio regionale sulle ricadute che
deriveranno da tali determinazioni e, qualora non esistesse
un'analisi dei centri di costo preventiva, la faccia rapidamente
prima che sia troppo tardi. Tondo deve capire che le imprese
regionali sono rimaste quasi senza lavoro anche per mancanza di
progetti di opere pubbliche, e che si rende necessario approntare
un piano di interventi che consenta loro di superare la crisi
economica in atto. Non fare questo significa assumersi una grave
responsabilità che noi non intendiamo avallare.