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PD: Gabrovec, il "Prosecco di Prosecco" sarà fatto dai carsolini

04.11.2011
12:04
(ACON) Trieste, 4 nov - COM/RC - Non è chiusura a chi viene da fuori, ma voglia ancora di fare, di produrre in proprio. È questa la ragione, per Igor Gabrovec, se i vitivinicoltori del Carso non vogliono vendere ettari di terreno ad altre aziende e non sentono il bisogno di dover imparare il mestiere da altri.

Il consigliere regionale del PD, espressione della Slovenska skupnost, manda a dire all'assessore all'Agricoltura Claudio Violino che l'idea del "Prosecco di Prosecco" è dei carsolini e quel vino, nonostante le politiche regionali sfavorevoli, si farà. Ma a produrlo saranno, appunto, i viticoltori del luogo, non ancora scoraggiati del tutto nonostante le mille difficoltà.

Non vede forse Violino - scrive allora Gabrovec - che sul Carso c'è ancora qualcuno, e molti sono giovani imprenditori, che sviluppa le aziende agricole di famiglia, che investe con fiducia nonostante il tempo di crisi, che combatte contro mille ostacoli dettati dal fatto che le proprie terre coltivate, a differenza di quelle friulane, si trovano per la quasi totalità in zone super vincolate (vincolo paesaggistico, vincolo idrogeologico, zone Belci, zone SIC-ZPS) e spendono cifre esorbitanti, con tempi burocratici improponibili per ogni minimo progetto di sviluppo agricolo? Per non parlare dei Piani regionali di sviluppo rurale penalizzanti perché calibrati su realtà agricole ben lontane dal Carso.

I vitivinicoltori e gli agricoltori del Carso - prosegue il consigliere del PD-Ssk - non solo non sono pronti a vendere, ma rilanciano con produzioni di assoluta eccellenza quanto a vino, formaggi, miele, ortaggi e offerta turistica. La pianificazione programmata in base all'accordo sul Prosecco Doc che, non dimentichiamolo, sta permettendo la salvaguardia del prezioso marchio su mercati internazionali nonostante qualcuno dalla pianura avesse denunciato come sporco ricatto le rivendicazioni dal Carso, ha già evidenziato progetti di sviluppo e rilancio dell'intero comparto per oltre cento milioni di euro. Sarà capace la politica regionale di fare la propria parte?

Una cosa - per Gabrovec - deve essere ben chiara: il "Prosecco di Prosecco", in quanto prodotto sulle pendici sotto l'omonima località Prosek-Prosecco, si farà e a produrlo saranno i viticoltori che già da tempo si sono affermati ovunque con la Vitovska, il Terrano e altre varietà sviluppate in seno alle proprie aziende. L'assessore Violino pensi piuttosto a non chiudere il centro naturalistico-educativo e forestale di Basovizza, a semplificare la maglia soffocante dei vincoli, a favorire la compartecipazione pubblica a progetti di sviluppo. E non solo a favorire il proprio elettorato.