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PD: Moretton, sulla sanità Tondo cerchi il massimo consenso

08.11.2011
11:34
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - L'annunciata riforma della sanità da parte del presidente Tondo ha provocato grande attenzione da parte di forze politiche e sociali, sindaci, amministratori locali, operatori sanitari e cittadini. Tutti preoccupati, ma anche interessati, a una riforma che a priori faccia conoscere i contenuti della revisione del complesso e delicato sistema.

E per consentire una trasparente e consapevole proposta di riforma - sostiene il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton - deve essere compiuta un'analisi dei centri di costo dell'esistente e le ricadute che ne potrebbero derivare dall'applicazione di una o l'altra ipotesi di riorganizzazione del comparto socio-sanitario.

Tuttavia, a oggi, Tondo ha solo espresso un'idea molto larvata della nascita di un'unica azienda sanitaria territoriale, preceduta da una fase transitoria con una gestione commissariale. Tutto ciò ci preoccupa, e ancor di più non vorremmo che la fretta, della quale Tondo sempre più spesso si avvale, diventi ancora una volta causa di scelte sbagliate.

Lo abbiamo sostenuto altre volte, e lo riconfermiamo ora, la riforma della sanità non dev'essere appannaggio dell'una o l'altra parte politica, ma una collaborazione per cui la maggioranza deve necessariamente aprirsi e rendersi disponibile al confronto anche con le forze di opposizione.

Abbiamo inoltre spiegato al presidente Tondo che non vorremmo discutere la riforma sanitaria nelle pieghe della Finanziaria perché, se così fosse, non potremmo far altro che attivare tutte le forme democratiche riservate all'opposizione per bloccare l'insana e imprudente volontà di approvare nottetempo leggi importanti per la salute dei cittadini.

Sin d'ora ripetiamo a Tondo che è importante avere l'assenso di tutte le forze politiche per evitare la nascita di una riforma non condivisa; ed è per questo che lo invitiamo a istituire un tavolo con tutti i gruppi consiliari per elaborare linee guida di una riforma importante, come quella sanitaria, con l'auspicio di ottenere il massimo consenso possibile, condizione per rendere la riforma condivisa da tutti.

Oramai ci si sta avviando verso la fine del mandato regionale, e il buon senso consiglia di predisporre le linee principali per una riforma che consenta di gettare le basi per un provvedimento legislativo che migliori il nostro sistema sanitario già dalla prossima legislatura, senza rischiare di gettare nel caos un sistema che, finora, ha funzionato egregiamente se confrontato con altre realtà del Paese. Riteniamo che questa sia la strada migliore per riorganizzare la sanità con la condivisione di tutti.