PD: Moretton, sulla sanità Tondo cerchi il massimo consenso
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - L'annunciata riforma della
sanità da parte del presidente Tondo ha provocato grande
attenzione da parte di forze politiche e sociali, sindaci,
amministratori locali, operatori sanitari e cittadini.
Tutti preoccupati, ma anche interessati, a una riforma che a
priori faccia conoscere i contenuti della revisione del complesso
e delicato sistema.
E per consentire una trasparente e consapevole proposta di
riforma - sostiene il capogruppo PD in Consiglio regionale
Gianfranco Moretton - deve essere compiuta un'analisi dei centri
di costo dell'esistente e le ricadute che ne potrebbero derivare
dall'applicazione di una o l'altra ipotesi di riorganizzazione
del comparto socio-sanitario.
Tuttavia, a oggi, Tondo ha solo espresso un'idea molto larvata
della nascita di un'unica azienda sanitaria territoriale,
preceduta da una fase transitoria con una gestione commissariale.
Tutto ciò ci preoccupa, e ancor di più non vorremmo che la
fretta, della quale Tondo sempre più spesso si avvale, diventi
ancora una volta causa di scelte sbagliate.
Lo abbiamo sostenuto altre volte, e lo riconfermiamo ora, la
riforma della sanità non dev'essere appannaggio dell'una o
l'altra parte politica, ma una collaborazione per cui la
maggioranza deve necessariamente aprirsi e rendersi disponibile
al confronto anche con le forze di opposizione.
Abbiamo inoltre spiegato al presidente Tondo che non vorremmo
discutere la riforma sanitaria nelle pieghe della Finanziaria
perché, se così fosse, non potremmo far altro che attivare tutte
le forme democratiche riservate all'opposizione per bloccare
l'insana e imprudente volontà di approvare nottetempo leggi
importanti per la salute dei cittadini.
Sin d'ora ripetiamo a Tondo che è importante avere l'assenso di
tutte le forze politiche per evitare la nascita di una riforma
non condivisa; ed è per questo che lo invitiamo a istituire un
tavolo con tutti i gruppi consiliari per elaborare linee guida di
una riforma importante, come quella sanitaria, con l'auspicio di
ottenere il massimo consenso possibile, condizione per rendere la
riforma condivisa da tutti.
Oramai ci si sta avviando verso la fine del mandato regionale, e
il buon senso consiglia di predisporre le linee principali per
una riforma che consenta di gettare le basi per un provvedimento
legislativo che migliori il nostro sistema sanitario già dalla
prossima legislatura, senza rischiare di gettare nel caos un
sistema che, finora, ha funzionato egregiamente se confrontato
con altre realtà del Paese. Riteniamo che questa sia la strada
migliore per riorganizzare la sanità con la condivisione di tutti.