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UDC: Salvador, dare continuità a politiche edilizia pubblica

10.11.2011
16:04
(ACON) Trieste, 10 nov - COM/AB - "Una Regione come la nostra, che è stata all'avanguardia nelle politiche della casa, in particolare per quelle a favore delle fasce sociali più deboli, non può pensare di considerare superata questa funzione soprattutto in un momento di forte crisi economica e sociale, ma deve cercare nuove strade, con un po' di coraggio in più, per dare continuità alle politiche regionali in materia di edilizia pubblica".

Lo ha affermato il consigliere regionale UDC e vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador, nel corso della riunione della IV Commissione, da lui stesso sollecitata per incontrare l'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi e i cinque presidenti delle Ater e acquisire così dati e informazioni sulla situazione attuale e sulle prospettive future delle aziende territoriali per l'edilizia residenziale.

"Gli inquilini delle case Ater in Friuli Venezia Giulia - afferma Salvador - sono circa 100.000, con un patrimonio che dal 1999, anno della riforma dell'edilizia residenziale pubblica, a oggi è incrementato di 2.000 abitazioni circa, portando il numero degli alloggi in proprietà e in gestione a circa 30.000. Ciò dimostra che in questi anni le aziende hanno esercitato una funzione rilevante in tema di politiche della casa. Gli importanti risultati raggiunti vanno difesi e valorizzati, il diritto all'abitazione per i ceti sociali più deboli è stato, è e deve rimanere un obiettivo primario dell'edilizia sociale".

In merito all'annunciata volontà del presidente Tondo di riunire le cinque Ater regionali in un'unica struttura, Salvador ha spiegato che "l'audizione è servita proprio a capire da chi le gestisce i problemi che si devono affrontare, per avere contributi utili a individuare soluzioni che rispondano a convenienza economica, fattibilità tecnica e positiva ricaduta sociale del servizio".

"La prima questione è quella del fondo sociale - evidenzia Salvador. Se la Regione riconosce ancora la funzione sociale alle Ater, così come previsto dalla legge, tali risorse sono indispensabili. Ho quindi appreso positivamente dall'assessore Riccardi che nella Finanziaria per il 2012 ci saranno le stesse risorse del 2011. È un segnale importante"

"Ci sono margini per razionalizzare le strutture e ridurre i costi. Ha poco senso - prosegue Salvador - che le Ater duplichino le stesse funzioni quando queste possono essere fatte in rete. Penso all'ufficio personale, gestione informatica, ufficio legale, ufficio appalti. Per questo l'audizione è stata importante per conoscere lo stato dell'arte e anche i rapporti tra le Ater stesse".

Per quel che riguarda il futuro, l'esponente dell'UDC spiega che "la crisi che stiamo vivendo non si può affrontare, come finora è stato fatto, bloccando lo sviluppo. È nei momenti di difficoltà che bisogna avere il coraggio di rischiare e di investire. Questo perché sono cambiati anche gli scenari dell'edilizia abitativa, perché sta diventando sempre più insostenibile per la fascia sociale media ricorrere ai mutui per acquistare casa. In questi ultimi anni si è manifestata una maggiore richiesta di alloggi in affitto da parte di una fascia di popolazione che non può pagare canoni di mercato e la risposta deve essere data realizzando alloggi da porre in affitto con canoni accessibili a tale fasce di utenza".

"Credo - afferma ancora - che le Ater debbano ripensare al modo con cui finanziare le costruzioni, cercando di individuare nuove strade e strumenti diversi da quanto è stato fatto finora attraverso il canale delle anticipazioni regionali e, da questo punto di vista, la Regione non potrà rimanere indifferente".

"L'obiettivo dell'incontro è stato raggiunto - conclude Salvador - perché dai presidenti delle Ater e dall'articolato intervento dell'assessore Riccardi sono emersi importanti segnali della volontà di avviare un percorso condiviso per arrivare alla riforma".