UDC: Salvador, dare continuità a politiche edilizia pubblica
(ACON) Trieste, 10 nov - COM/AB - "Una Regione come la nostra,
che è stata all'avanguardia nelle politiche della casa, in
particolare per quelle a favore delle fasce sociali più deboli,
non può pensare di considerare superata questa funzione
soprattutto in un momento di forte crisi economica e sociale, ma
deve cercare nuove strade, con un po' di coraggio in più, per
dare continuità alle politiche regionali in materia di edilizia
pubblica".
Lo ha affermato il consigliere regionale UDC e vicepresidente del
Consiglio regionale, Maurizio Salvador, nel corso della riunione
della IV Commissione, da lui stesso sollecitata per incontrare
l'assessore ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi e i cinque
presidenti delle Ater e acquisire così dati e informazioni sulla
situazione attuale e sulle prospettive future delle aziende
territoriali per l'edilizia residenziale.
"Gli inquilini delle case Ater in Friuli Venezia Giulia - afferma
Salvador - sono circa 100.000, con un patrimonio che dal 1999,
anno della riforma dell'edilizia residenziale pubblica, a oggi è
incrementato di 2.000 abitazioni circa, portando il numero degli
alloggi in proprietà e in gestione a circa 30.000. Ciò dimostra
che in questi anni le aziende hanno esercitato una funzione
rilevante in tema di politiche della casa. Gli importanti
risultati raggiunti vanno difesi e valorizzati, il diritto
all'abitazione per i ceti sociali più deboli è stato, è e deve
rimanere un obiettivo primario dell'edilizia sociale".
In merito all'annunciata volontà del presidente Tondo di riunire
le cinque Ater regionali in un'unica struttura, Salvador ha
spiegato che "l'audizione è servita proprio a capire da chi le
gestisce i problemi che si devono affrontare, per avere
contributi utili a individuare soluzioni che rispondano a
convenienza economica, fattibilità tecnica e positiva ricaduta
sociale del servizio".
"La prima questione è quella del fondo sociale - evidenzia
Salvador. Se la Regione riconosce ancora la funzione sociale alle
Ater, così come previsto dalla legge, tali risorse sono
indispensabili. Ho quindi appreso positivamente dall'assessore
Riccardi che nella Finanziaria per il 2012 ci saranno le stesse
risorse del 2011. È un segnale importante"
"Ci sono margini per razionalizzare le strutture e ridurre i
costi. Ha poco senso - prosegue Salvador - che le Ater duplichino
le stesse funzioni quando queste possono essere fatte in rete.
Penso all'ufficio personale, gestione informatica, ufficio
legale, ufficio appalti. Per questo l'audizione è stata
importante per conoscere lo stato dell'arte e anche i rapporti
tra le Ater stesse".
Per quel che riguarda il futuro, l'esponente dell'UDC spiega che
"la crisi che stiamo vivendo non si può affrontare, come finora è
stato fatto, bloccando lo sviluppo. È nei momenti di difficoltà
che bisogna avere il coraggio di rischiare e di investire. Questo
perché sono cambiati anche gli scenari dell'edilizia abitativa,
perché sta diventando sempre più insostenibile per la fascia
sociale media ricorrere ai mutui per acquistare casa. In questi
ultimi anni si è manifestata una maggiore richiesta di alloggi in
affitto da parte di una fascia di popolazione che non può pagare
canoni di mercato e la risposta deve essere data realizzando
alloggi da porre in affitto con canoni accessibili a tale fasce
di utenza".
"Credo - afferma ancora - che le Ater debbano ripensare al modo
con cui finanziare le costruzioni, cercando di individuare nuove
strade e strumenti diversi da quanto è stato fatto finora
attraverso il canale delle anticipazioni regionali e, da questo
punto di vista, la Regione non potrà rimanere indifferente".
"L'obiettivo dell'incontro è stato raggiunto - conclude Salvador
- perché dai presidenti delle Ater e dall'articolato intervento
dell'assessore Riccardi sono emersi importanti segnali della
volontà di avviare un percorso condiviso per arrivare alla
riforma".