PD: continua opera smantellamento sviluppo montagna
(ACON) Trieste, 10 nov - COM/AB - Sorge spontanea una domanda,
che i consiglieri regionali del PD Sandro Della Mea e Enzo
Marsilio intendono rivolgere al presidente carnico Tondo e alla
sua maggioranza: come si può promuovere l'avvio e lo sviluppo di
iniziative economiche e favorire la valorizzazione delle risorse
umane e materiali dei territori montani se si continua a bloccare
gli strumenti di gestione territoriale e progettuale di quelle
aree? Ancora non si sa come si in tenderà governare i nuovi
territori montani commissariati e spunta ora un disegno di legge
per la "razionalizzazione di Agemont Spa", assegnato all'esame
della I Commissione.
Di fatto, mentre aumenta la criticità della montagna, continua
l'opera di smantellamento dei programmi e dei progetti di
sviluppo della montagna. Come dire che quando è toccato a Tondo
di far qualcosa per la sua montagna altro non ha saputo fare che
imbarcarsi in progetti di riforma che alla fine invece si sono
inceppati. Intanto non c'è più neanche quel poco di buono che
c'era e per il futuro si vedrà.
Si legge nella proposta del disegno di legge che "come è noto la
società Agemont si trova attualmente in una pericolosa situazione
di stallo dell'attività". Bella scoperta.
"Dopo la paralisi creata con il commissariamento delle Comunità
montane - hanno dichiarato Della Mea e Marsilio - non è
minimamente accettabile che si pensi ora di ipotecare la
chiusura dell'importante agenzia per lo sviluppo economico della
Montagna.
Al di là delle note sibilline sulla necessità di coerenza con le
determinazioni future dell'assetto istituzionale della montagna -
hanno detto Della Mea e Marsilio - ciò che non si può discutere,
ai fini del sostegno e rilancio dell'economia montana, è
l'importanza strategica del ruolo di Agemont, cui bisogna
mantenere in capo progetti e risorse. Vedremo dove si vuole
parare, ma quel che è certo è che si deve smetterla di fare della
sperimentazione a danno dei territori montani al solo scopo di
non toccare gli altri più appetitosi bacini elettorali".