PD: Brussa, numero consiglieri fisso e non legato a popolazione
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/AB - La scelta fatta dalla
maggioranza in sede di Comitato ristretto della V Commissione di
licenziare come testo base, da portare in Commissione e poi in
Aula, la proposta del Pdl che stabilisce la futura composizione
del Consiglio regionale fissando un consigliere ogni 25.000
abitanti (oggi è a 20.000), è un errore sostanziale e politico.
Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico
Franco Brussa, vicepresidente del Comitato stesso.
Infatti - spiega l'esponente regionale del PD - andava
privilegiata la scelta di prevedere in Statuto un numero fisso di
consiglieri, come del resto esiste in tutte le regioni d'Italia,
siano esse a Statuto ordinario, che speciale.
La mossa fatta in sede di Comitato da parte del Pdl, che è andata
modificando con un emendamento l'iniziale sua proposta che
fissava in 50 il numero dei consiglieri regionali, appare - a
detta di Brussa - un fatto tattico e scomposto dettato
dall'essere stati spiazzati dalle dichiarazioni di Tondo in Aula
a fine settembre, che indicò in 48 il numero fisso di consiglieri
regionali. Guarda caso lo stesso numero proposto dal Gruppo del
PD che, primo fra tutti, già un anno fa, aveva depositato una
proposta di legge in tal senso.
L'aver modificato la proposta da un numero fisso di consiglieri a
un numero variabile, collegato al dato dei residenti riferiti
all'anno precedete a quello in cui si terranno le elezioni
(questo è il contenuto della Proposta del Pdl), se
definitivamente approvato creerà non pochi problemi di
applicazione e, a elezioni avvenute, potrà anche essere oggetto
di contestazioni e ricorsi, sia a livello di singolo collegio che
di ripartizione complessiva.
Infatti - precisa Brussa - solo il riferimento, come già è oggi
nel nostro Statuto, ai dati del censimento, appare garanzia di
correttezza e inattaccabilità giuridica. Non a caso gli stessi
uffici del servizio elettorale regionale, presenti alla riunione,
hanno sottolineato l'opportunità e la preferenza a predeterminare
il numero dei consiglieri, riservandosi di verificare se il
riferimento proposto dall'emendamento Pdl ai dati anagrafici
dell'anno precedente possa avere elementi di legittimità e
correttezza.
Mi auguro allora - conclude Brussa - che in Commissione e in Aula
possano emergere e prevalere buon senso e logica, e si decida per
il numero fisso di consiglieri, che per noi idealmente rimane
fissato a 48. È un fatto di chiarezza, di trasparenza e di
rispetto dei cittadini elettori.