PD: Menis, la Regione intervenga per arginare invasione antenne
(ACON) Trieste, 13 nov - COM/AB - Un'invasione di antenne,
dalle 15.000 alle 20.000 in tutta Italia, secondo le proiezioni
fatte dai tecnici dell'Arpa (Agenzia regionale per l'ambiente) e
dell'Ispra (l'Istituto superiore per la ricerca ambientale),
molte delle quali potrebbero nascere anche in Friuli Venezia
Giulia.
È questo il rischio concreto provocato dalla nuova normativa
nazionale contenuta nel decreto sviluppo, che punta a modificare
le regole per la misurazione dei campi elettromagnetici i cui
limiti saranno aumentati del 30% per gli impianti radio-tv e del
70% per quelli di telefonia mobile.
Si tratta di una decisione molto grave, che mette in pericolo la
salute dei cittadini - avverte il consigliere regionale Paolo
Menis (PD) - facendo perdere all'Italia uno dei pochi primati di
cui essere orgogliosi, quello dei limiti più rigidi in questo
settore. Non a caso l'allarme è stato raccolto anche dal Comune
di Udine, dove ha trovato il sostegno bypartisan da parte delle
maggiori forze politiche, che hanno chiesto alla Regione di fare
pressioni sul Governo affinché questa decisione venga rivista.
Autorevoli studi internazionali, come quello dello Iarc
(International agency for research on cancer) e dello Stuk,
l'autorità nazionale svedese per la sicurezza in materia di
radiazioni e nucleare, hanno infatti ribadito in più occasioni la
pericolosità dei campi elettromagnetici (CEM) per la salute
umana, in particolare per quella dei bambini - ricorda Menis -
sarebbe quindi da irresponsabili decidere di non intervenire.
Anche perché in passato la Regione ha dimostrato attenzione verso
questo problema, come dimostra l'approvazione di due ordini del
giorno di cui lo stesso Menis si ero fatto promotore, in
occasione della riordino della normativa di settore.
Due atti importanti, finalizzati all'implementazione del
monitoraggio dei CEM sul territorio regionale e al miglioramento
delle attività informative in favore dei cittadini in tema di
diffusione dei CEM e dei loro possibili effetti sull'uomo sia
sotto il profilo biologico che sanitario, da cui auspico -
conclude il consigliere del PD - che possa partire l'impegno del
presidente Tondo e dell'assessore competente per chiedere
un'immediata modifica del decreto.