Idv: Corazza, riduzione consiglieri non taglia costi politica
(ACON) Trieste, 15 nov - COM/AB - In merito ai lavori della V
Commissione sulle proposte di legge che trattano della riduzione
del numero dei consiglieri regionali, Alessandro Corazza ha
rappresentato la posizione del Gruppo dell'Italia dei Valori,
criticando come in realtà si stia affrontando il tema della
riduzione della rappresentanza democratica, anziché quello dei
costi della politica.
"Se l'obiettivo è di tagliare i costi - ha spiegato Corazza -
allora sarebbe bastato ridurre le indennità e cancellare i
vitalizi. Se invece doveva essere una risposta alla crisi della
politica, anziché risolverla la si aggrava. Si maschera da
riduzione dei costi della politica una manovra che invece altro
non farà che rafforzare la casta: riducendo il numero dei
consiglieri regionali si allontanano ulteriormente la società
civile, le donne e i giovani dal Palazzo a favore dei
professionisti della politica, che hanno guadagnato posizioni di
potere consolidate nel tempo che permettono loro di continuare a
essere gli unici eletti".
"Si va a modificare lo Statuto regionale, che è la carta
fondamentale sulla quale si basa la nostra Regione, sull'onda
delle dichiarazioni programmatiche del presidente Tondo, che
avevano tutta la parvenza di inseguire un facile consenso
elettorale, non tenendo conto dei motivi che hanno determinato
l'attuale assetto, come ad esempio:
- le maggiori competenze di una Regione a statuto speciale come
la nostra (sanità, trasporti, enti locali) rispetto a quelle a
statuto ordinario, per cui il criterio demografico non è
sufficiente;
- l'auspicata abolizione delle Province, che determinerà il
trasferimento di ulteriori competenze alla Regione e ai Comuni;
- la funzionalità del Consiglio regionale, che avendo meno
consiglieri disponibili a partecipare ai lavori delle numerose
Commissioni produrrà un rallentamento dei lavori e una minore
qualità degli stessi;
- l'esigenza di ricambio generazionale e della classe politica,
garantita dal limite ai mandati e dalla possibilità concreta per
tutti i cittadini di poter essere eletti".