PD: Moretton, Finanziaria 2010 senza sviluppo
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/AB - Il presidente Tondo vuole a
tutti i costi procedere a un'ulteriore riduzione dell'IRAP per 95
milioni di euro, utilizzando un sistema di distribuzione che non
si fonda su alcun criterio a sostegno delle aziende virtuose.
Sceglie cioè una forma antica, che ci riporta ai tempi della
Prima Repubblica, quando le risorse finanziarie erano quasi
infinite, e per questo potevano anche essere sprecate.
Il commento è del capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco
Moretton, a detta del quale oggi, in piena crisi economica, non è
più consentito fare quanto Tondo ha messo in atto, prevedendo la
distribuzione di quei soldi con una prezzemolata che non
soddisferà quasi nessuna azienda, se non quelle grandi, con il
risultato che l'obiettivo dello sviluppo economico del territorio
sarà sicuramente vanificato.
Ne consegue che Tondo verrà ricordato come il presidente che
sceglie con superficialità, incapace di fare azioni condivise con
la propria maggioranza, e tanto meno con larga parte delle
rappresentanze delle diverse articolazioni che formano la società
regionale.
In sostanza si continua con la politica degli annunci
inconcludenti, il cui risultato é solo quello di contribuire a
sconquassare il sistema regionale delle imprese e delle autonomie
locali, già fortemente provati dalla mancanza di lavoro e dalla
burocrazia sempre più soffocante.
Il gruppo PD, preoccupato dalla situazione sempre più involuta
causata dalla totale assenza di un progetto politico della
maggioranza, propone iniziative che consentano di fronteggiare la
crisi economica in atto.
Intendiamo sviluppare l'utilizzo della leva fiscale regionale per
l'IRAP, e non solo, in termini strutturali e non una tantum come
previsto da Tondo per meri scopi elettorali. Il nostro territorio
deve diventare attrattivo per le aziende che intenderanno
insediarsi e lavorare in FVG, sfruttando la possibilità di
ottenere agevolazioni con normative specifiche. In questo modo si
darà sostanza alla politica di autonomia, utilizzando sia la
nostra specialità che quei provvedimenti nazionali che hanno
riconosciuto le nostre peculiarità.
Ma possiamo fare ancora di più, permettendo al sistema delle
imprese e delle aziende regionali, congiuntamente a quello delle
autonomie locali, di poter contare su una legislazione che
assicuri, oggi più che mai, l'accesso al credito, non più
pienamente garantito dal sistema bancario.
È necessario infatti che, oltre ai vari fondi di rotazione, siano
previste soprattutto risorse per piccole opere pubbliche e
manutentive per la sicurezza del territorio, nonché vengano messi
a disposizione finanziamenti adeguati per aiutare le famiglie
nelle opere di sistemazione delle case, ivi compreso il risparmio
energetico.
La proposta che il gruppo PD presenterà potrebbe essere il punto
di partenza per recuperare il tanto tempo perduto da Tondo. Si
tratta di una proposta aperta anche al contributo di quella parte
della maggioranza che ha una visione lungimirante per una
prospettiva di sviluppo.