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PD: Moretton, Finanziaria 2010 senza sviluppo

18.11.2011
10:26
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/AB - Il presidente Tondo vuole a tutti i costi procedere a un'ulteriore riduzione dell'IRAP per 95 milioni di euro, utilizzando un sistema di distribuzione che non si fonda su alcun criterio a sostegno delle aziende virtuose. Sceglie cioè una forma antica, che ci riporta ai tempi della Prima Repubblica, quando le risorse finanziarie erano quasi infinite, e per questo potevano anche essere sprecate.

Il commento è del capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, a detta del quale oggi, in piena crisi economica, non è più consentito fare quanto Tondo ha messo in atto, prevedendo la distribuzione di quei soldi con una prezzemolata che non soddisferà quasi nessuna azienda, se non quelle grandi, con il risultato che l'obiettivo dello sviluppo economico del territorio sarà sicuramente vanificato.

Ne consegue che Tondo verrà ricordato come il presidente che sceglie con superficialità, incapace di fare azioni condivise con la propria maggioranza, e tanto meno con larga parte delle rappresentanze delle diverse articolazioni che formano la società regionale.

In sostanza si continua con la politica degli annunci inconcludenti, il cui risultato é solo quello di contribuire a sconquassare il sistema regionale delle imprese e delle autonomie locali, già fortemente provati dalla mancanza di lavoro e dalla burocrazia sempre più soffocante.

Il gruppo PD, preoccupato dalla situazione sempre più involuta causata dalla totale assenza di un progetto politico della maggioranza, propone iniziative che consentano di fronteggiare la crisi economica in atto.

Intendiamo sviluppare l'utilizzo della leva fiscale regionale per l'IRAP, e non solo, in termini strutturali e non una tantum come previsto da Tondo per meri scopi elettorali. Il nostro territorio deve diventare attrattivo per le aziende che intenderanno insediarsi e lavorare in FVG, sfruttando la possibilità di ottenere agevolazioni con normative specifiche. In questo modo si darà sostanza alla politica di autonomia, utilizzando sia la nostra specialità che quei provvedimenti nazionali che hanno riconosciuto le nostre peculiarità.

Ma possiamo fare ancora di più, permettendo al sistema delle imprese e delle aziende regionali, congiuntamente a quello delle autonomie locali, di poter contare su una legislazione che assicuri, oggi più che mai, l'accesso al credito, non più pienamente garantito dal sistema bancario.

È necessario infatti che, oltre ai vari fondi di rotazione, siano previste soprattutto risorse per piccole opere pubbliche e manutentive per la sicurezza del territorio, nonché vengano messi a disposizione finanziamenti adeguati per aiutare le famiglie nelle opere di sistemazione delle case, ivi compreso il risparmio energetico.

La proposta che il gruppo PD presenterà potrebbe essere il punto di partenza per recuperare il tanto tempo perduto da Tondo. Si tratta di una proposta aperta anche al contributo di quella parte della maggioranza che ha una visione lungimirante per una prospettiva di sviluppo.