Pdl: Pedicini, martedì in Aula legge su riduzione consiglieri
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/AB - Riduzione del numero dei
consiglieri regionali a 50 sulla base di una nuova soglia limite
relativa alla popolazione individuata in 25.000 abitanti, per
raggiungere una maggiore efficienza del sistema pur
salvaguardando la rappresentanza territoriale del Friuli Venezia
Giulia.
È questo l'obiettivo della proposta di legge costituzionale
"Modifiche allo Statuto di autonomia, riduzione del numero dei
consiglieri" che verrà illustrata dal relatore del Pdl Antonio
Pedicini - in qualità anche di presidente del Comitato ristretto
costituito in seno alla V Commissione. La proposta di legge è
stata calendarizzata per la seduta del Consiglio regionale del 22
novembre.
"Con questo testo - rileva Pedicini - si affronta il delicato
tema della rappresentanza politico-istituzionale in seno al
Consiglio regionale. Un primo tassello, sia pure altamente
significativo, di una necessità di cambiamento del principio di
partecipazione democratica alla vita pubblica e istituzionale.
Cambiamento che deve essere accompagnato da interventi
legislativi che, innovando, allarghino il significato di
rappresentanza democratica".
"Questa volontà si deve tradurre in una legge costituzionale che
modifichi il vigente articolo 13 dello Statuto di autonomia.
Nell'ambito delle competenze regionali va però ricondotta la
prerogativa del Consiglio regionale ad apportare modifiche
statutarie e, quindi, anche quella sul numero di componenti
dell'Assemblea legislativa".
"La presente proposta di legge - prosegue l'esponente del Pdl - è
la sintesi di tre diverse proposte depositate dalle forze
politiche rappresentate in Consiglio regionale, alla quale si è
giunti dopo un approfondito dibattito in V Commissione che è
seguito ai lavori svolti dal Comitato ristretto costituito per
tale motivo".
"La norma mantiene il principio originario della determinazione
dei consiglieri regionali sulla base della popolazione, ma con
una nuova soglia limite individuata in 25.000 abitanti. Inoltre,
la base della popolazione cui agganciare il rapporto numerico dei
consiglieri viene desunta dai dati ufficiali dell'ultima
rilevazione Istat. In questo modo - conclude Pedicini - si
consente un'adeguata riduzione dei consiglieri (portati a 50),
pur salvaguardando le scelte del legislatore costituzionale
basate sulla volontà di tutelare le zone della Venezia Giulia
rimaste all'Italia dopo la fine della Seconda guerra mondiale e
assicurando anche un'adeguata rappresentanza delle minoranze
linguistiche storiche presenti sul territorio, friulana, slovena
e tedesca".