PD: Moretton, bloccata riforma acqua, riaprire confronto con ANCI
(ACON) Trieste, 20 nov - COM/MPB - Tondo riapra subito un
tavolo di confronto con l'ANCI per adottare una riforma sul
Servizio Idrico Integrato che garantisca la centralità dei Comuni
nella gestione della risorsa idrica.
A dirlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale ricordando
che domani, lunedì 21 novembre, la Commissione delle Autonomie
Locali è stata convocata anche per esprimere parere favorevole in
ordine alla riforma del Servizio Idrico, che prevede il
trasferimento delle funzioni in materia alle Province, proposta
dall'assessore Ciriani.
Contro tale progetto di riforma - ricorda Moretton - hanno preso
posizione l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani),
l'UNCEM (Unione Nazionale Comuni Montani) e il Comitato
Referendario "2 SI per l'Acqua Bene Comune", i quali hanno
chiesto coralmente al presidente Tondo di ritirare la proposta
per concertarne una nuova, inducendo il presidente del CAL a
stralciare la discussione della riforma del Servizio Idrico
dall'ordine del giorno.
Con questo fatto - afferma il capogruppo del PD - si pone
definitivamente una pietra tombale su quello che rappresentava un
tentavo di sottrarre ai Comuni importanti competenze in materia
di governance del Servizio Idrico per attribuirle alle Province,
enti che anche il neo Primo Ministro Monti ha confermato di voler
sopprimere.
L'auspicio è - prosegue Moretton - che l'assessore Ciriani abbia
finalmente capito che in Regione non è possibile fare delle
riforme su materie importanti, come quelle dell'acqua,
prescindendo dal consenso dei Sindaci e dell'opinione pubblica.
Oltretutto - insiste il consigliere - ci auguriamo che Ciriani
non si faccia ancora condizionare dal Segretario della Lega nord,
Pietro Fontanini, vero responsabile della volontà di sottrarre ai
Sindaci la gestione dell'acqua, legittimi proprietari delle reti
idriche.
Da qui l'invito a Tondo a riaprire subito un tavolo di confronto
con l'ANCI per una riforma sul Servizio Idrico Integrato che
garantisca la centralità dei Comuni nella gestione dell'acqua.