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PD: Moretton, bloccata riforma acqua, riaprire confronto con ANCI

20.11.2011
11:37
(ACON) Trieste, 20 nov - COM/MPB - Tondo riapra subito un tavolo di confronto con l'ANCI per adottare una riforma sul Servizio Idrico Integrato che garantisca la centralità dei Comuni nella gestione della risorsa idrica.

A dirlo è il capogruppo del PD in Consiglio regionale ricordando che domani, lunedì 21 novembre, la Commissione delle Autonomie Locali è stata convocata anche per esprimere parere favorevole in ordine alla riforma del Servizio Idrico, che prevede il trasferimento delle funzioni in materia alle Province, proposta dall'assessore Ciriani.

Contro tale progetto di riforma - ricorda Moretton - hanno preso posizione l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), l'UNCEM (Unione Nazionale Comuni Montani) e il Comitato Referendario "2 SI per l'Acqua Bene Comune", i quali hanno chiesto coralmente al presidente Tondo di ritirare la proposta per concertarne una nuova, inducendo il presidente del CAL a stralciare la discussione della riforma del Servizio Idrico dall'ordine del giorno.

Con questo fatto - afferma il capogruppo del PD - si pone definitivamente una pietra tombale su quello che rappresentava un tentavo di sottrarre ai Comuni importanti competenze in materia di governance del Servizio Idrico per attribuirle alle Province, enti che anche il neo Primo Ministro Monti ha confermato di voler sopprimere.

L'auspicio è - prosegue Moretton - che l'assessore Ciriani abbia finalmente capito che in Regione non è possibile fare delle riforme su materie importanti, come quelle dell'acqua, prescindendo dal consenso dei Sindaci e dell'opinione pubblica. Oltretutto - insiste il consigliere - ci auguriamo che Ciriani non si faccia ancora condizionare dal Segretario della Lega nord, Pietro Fontanini, vero responsabile della volontà di sottrarre ai Sindaci la gestione dell'acqua, legittimi proprietari delle reti idriche.

Da qui l'invito a Tondo a riaprire subito un tavolo di confronto con l'ANCI per una riforma sul Servizio Idrico Integrato che garantisca la centralità dei Comuni nella gestione dell'acqua.