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CR: ddl servizi sociali, relatore minoranza Corazza (4)

22.11.2011
11:50
(ACON) Trieste, 22 nov - MPB - Anche il relatore di minoranza Alessandro Corazza (Idv) ha ricordato la scelta - definita disastrosa - della Giunta di abrogare la legge regionale 5 del 2005 (che affrontava in modo organico diversi aspetti e problemi del fenomeno dell'immigrazione ed era un testo preso a modello da diverse Regioni) per intervenire poi in diverse leggi regionali per porre dei limiti discriminatori sulla residenzialità, e ha ricostruito la situazione legislativa successiva, le denunce, le impugnazioni, le ordinanze e le sentenze susseguitesi.

Nonostante i vari avvertimenti e moniti che sono stati fatti dal Gruppo di Idv sulla discriminazione e la conseguente illegittimità dei requisiti che si ponevano, la maggioranza ha continuato imperterrita ad andare avanti creando confusione nella materia. Corazza ha quindi evidenziato come la proposta di legge dell'opposizione eliminasse le norme che ponevano forme di discriminazione diretta o indiretta, impedendo agli immigrati regolarmente soggiornanti nella nostra regione di poter accedere al sistema sociale, mentre la Giunta, solo successivamente nel luglio di quest'anno e dopo numerose modifiche nella fase di approvazione preliminare, abbia depositato un disegno di legge per porre dei rimedi, lasciando comunque per l'accesso ad alcuni servizi un requisito di residenza di 5 anni, di cui 24 mesi in regione.

I numerosi emendamenti proposti in Commissione dall'opposizione non sono stati accolti, mentre è passato l'emblematico emendamento della Giunta con il quale l'Amministrazione regionale rimborserà i Comuni (e gli altri enti pubblici gestori del servizio sociale dei Comuni) che, disapplicando la normativa regionale, hanno accolto le relative domande di accesso al sistema sociale operate da stranieri pur in assenza dei requisiti di residenza richiesti dalla legge, ha concluso Corazza confermando la contrarietà del gruppo Italia dei valori a questo testo in quanto ancora discriminatorio e limitante nei requisiti di accesso.

(segue)