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CR: ddl servizi sociali, relatore minoranza Pustetto (3)

22.11.2011
11:45
(ACON) Trieste, 22 nov - MPB - Per il relatore di minoranza Stefano Pustetto (SA-SEL), l'unico pregio di questo disegno di legge è quello di rendere finalmente uniforme il numero degli anni di residenza in regione o sul territorio nazionale necessari per poter accedere ai vari benefici del sistema sociale.

Pustetto ha ricordato che l'Esecutivo è stato costretto a redigerlo dopo le sentenze di illegittimità della Corte di Giustizia europea, della Corte costituzionale e di molti tribunali ordinari e amministrativi e il suo sofferto percorso evidenzia come le motivazioni ideologiche e discriminatorie che erano alla base di quelle modifiche legislative, poi cassate dai vari tribunali, allo stato attuale non risultino superate.

La prima stesura (il cosiddetto Molinaro-1 che recepiva i rilievi dei vari tribunali e che aveva rimosso il requisito della residenza come precondizione per poter accedere ai benefici del sistema sociale, non è stata approvata dalla Giunta - ha evidenziato il relatore - per la ferma contrarietà della Lega Nord, mentre il testo attuale (il Molinaro-2), riducendo il numero degli anni di residenza necessari per poter accedere ai benefici non sembra superare i profili di illegittimità costituzionale evidenziati dalle sentenze della Corte costituzionale.

Anche il Consiglio delle Autonomie locali, sull'introduzione dell'art. 9 che potrebbe presentare profili di incostituzionalità, con solo 5 voti a favore su 17, non ha voluto esprimere l'intesa, tanto più dopo che l'assessore Molinaro si è detto nell'impossibilità di garantire agli enti locali che l'applicazione della nuova legge li ponesse al riparo da eventuali ricorsi con relativi rimborsi - ha annotato Pustetto esprimendo infine il sospetto che, pur di gratificare una parte minoritaria della propria maggioranza, questo Esecutivo sia disponibile a correre il rischio di un'altra impugnazione della Corte costituzionale confidando esclusivamente nei tempi lunghi della giustizia, ma esponendo all'ennesima brutta figura l'intera Regione.

(segue)