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CR: servizi sociali, approvata legge e fine lavori (11)

22.11.2011
18:17
(ACON) Trieste, 22 nov - MPB/RC - L'Aula ha approvato a maggioranza il testo di modifica della normativa regionale in materia di accesso alle prestazioni sociali con 29 voti favorevoli di Pdl, LN, UDC, Asquini (Misto), Ferone (Part.Pens) e Rosolen (UAR). Compatto il no dell'opposizione: 20 i voti contrari di PD, Idv, SA. Nessun astenuto.

Durante l'esame del testo non è stato accolto nessun emendamento dell'opposizione.

Hanno avuto il voto favorevole dell'Aula gli emendamenti della Giunta e della maggioranza.

All'articolo 7, accolta la modifica giuntale riguardante i requisiti dei beneficiari dell'assegnazione degli alloggi di edilizia sovvenzionata, e che così viene riscritto. L'assegnazione degli alloggi, perciò, può essere disposta in favore di: cittadini italiani; cittadini di Stati appartenenti all'Ue regolarmente soggiornanti in Italia e loro familiari; titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Per tutti vale il dato che siano residenti da almeno 24 mesi nel territorio regionale.

Mantenuto anche il controverso articolo 9, che le opposizioni volevano sopprimere con due emendamenti respinti. L'assessore ha sottolineato che con questo articolo i benefici della legge sono estesi anche agli extracomunitari non lungamente soggiornanti, residenti. Molinaro, inoltre, a proposito di un emendamento di Codega (PD) per la modifica dell'articolo 10, con il quale veniva richiesta la riapertura dei termini per la presentazione delle domande per l'accesso ai benefici, non ha escluso che questa possa avvenire in futuro: ci potrà essere un approfondimento - ha detto - ma al momento non possiamo accogliere la proposta non sapendo cosa costi e come possa essere applicata.

Accolto anche un emendamento della maggioranza a firma Galasso(Pdl), Narduzzi (LN), Sasco (UDC), Asquini (Misto) che consente di procedere alla nomina del direttore centrale della salute e uno, di De Mattia (LN) riguardante le norme finanziarie.

In precedenza le dichiarazioni di voto.

Alessandro Corazza (Idv) aveva parlato della legge quale pagina buia della Regione, ricca di elementi di discriminazione, come l'articolo 9 che pone termini di residenza degli stranieri in Italia e in regione. Si è fatta una contrattazione sui diritti civili che non dovrebbe mai esistere. La norma crea differenze sociali e discriminazioni verso chi ci vive accanto, persone che non potranno che violare la legalità per come si sta legiferando in loro sfavore.

La contrarietà del PD, spiegata da Codega, si basa sul fatto che si sta intervenendo sui diritti essenziali della persona quando ci sono sentenze che affermano che su questo campo non si possono fare discriminazioni. Sostenere che la Regione può agire sul fattore residenza è giuridicamente sbagliato. Inoltre ci sono un'idea politica e una lettura del fenomeno immigrazione completamente distorte. Bisogna recuperare il senso di comunità - ha detto Codega - e farci carico di chi ci è vicino, o avremo perso ogni elemento di civiltà.

Legge che nasce per ovviare a evidenti errori in cui si è incappati per fare favori a una parte della maggioranza; è un correre ai ripari - così Pustetto (SA). Ma sempre per obblighi di coalizione, si sono fatte scelte solo parziali. Si tratta comunque di un lavoro inutile del Consiglio regionale in quanto saremo costretti a ritornare sull'argomento. E questo è un mal lavorare, perché non si fa il bene del territorio.

I lavori riprenderanno domani mattina alle 10.00 con il Question Time, cui seguirà l'esame della proposta di legge nazionale di modifica dello Statuto concernente la riduzione del numero dei consiglieri regionali.

(fine)