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II Comm: audizione cooperative su inserimento disabili nel lavoro

23.11.2011
12:19
(ACON) Trieste, 23 nov - RC - Aumentare, secondo uno schema graduale, la percentuale di copertura (oggi del 20%) dei posti di lavoro riservati a persone disabili da realizzare per il tramite di affidamenti delle aziende private alla cooperazione sociale, come prevista dall'articolo 40 della legge regionale n. 18 del 2005.

Prevedere il criterio dello svantaggio nei bandi riservati ai giovani, ovvero agli under 36, ai fini della compilazione delle graduatorie; ciò farebbe aumentare gli sbocchi dei soggetti più deboli.

Sono le due richieste che i soggetti aderenti all'Alleanza delle cooperative italiane, ovvero AGCI Solidarietà FVG, Federsolidarietà-Confcooperative e Legacoopsociali, hanno avanzato all'Ufficio di presidenza della II Commissione consiliare.

L'esperienza - hanno spiegato i rappresentanti - ci ha insegnato che la previsione della legge 18 impedisce la reale possibilità occupazionale dei disabili perché la nostra è una regione caratterizzata da piccole imprese, perciò sarebbe bene prevedere una percentuale modulata sul numero dei dipendenti, ovvero sulla grandezza dell'azienda (per le realtà più piccole si dovrebbe arrivare al 50%) e non una percentuale fissa, uguale per tutte. Inoltre, gli atti attuativi delle convenzioni prevedono il coinvolgimento delle Province, ma oggi solo quella di Trieste ha terminato l'iter, peraltro durato sei anni, e quella di Udine lo ha iniziato da poco. Ecco che c'è bisogno di uniformare e semplificare i regolamenti, garantendo tempi certi e più veloci.

Quanto ai lavori di pubblica utilità, sono una bella iniziativa che ha permesso a chi è escluso dal mercato del lavoro di esservi inserito - hanno fatto presente gli intervenuti - ma, agevolando genericamente i giovani, non si è pensato di tutelare innanzitutto quelli che presentano anche una situazione di ulteriore svantaggio ad esempio perché ex carcerati o disabili.

Da parte di Enio Agnola (Idv), ma anche di Paolo Santin (Pdl), Sandro Della Mea e Paolo Pupulin (PD), solidarietà al problema sollevato, ritenuto concreto e reale, e dunque l'impegno a verificare come modificare la legge vigente. Avanzata da Agnola e Santin anche la possibilità di tradurre le richieste in un emendamento, da inserire già nella legge finanziaria che il Consiglio regionale affronterà a dicembre. Un impegno raccolto dal presidente della II Commissione, Federico Razzini (LN), che segnalerà quanto emerso dall'audizione alla Giunta Tondo e farà da perno alla preparazione dell'eventuale emendamento per l'Aula.

(immagini tv)