II Comm: audizione cooperative su inserimento disabili nel lavoro
(ACON) Trieste, 23 nov - RC - Aumentare, secondo uno schema
graduale, la percentuale di copertura (oggi del 20%) dei posti di
lavoro riservati a persone disabili da realizzare per il tramite
di affidamenti delle aziende private alla cooperazione sociale,
come prevista dall'articolo 40 della legge regionale n. 18 del
2005.
Prevedere il criterio dello svantaggio nei bandi riservati ai
giovani, ovvero agli under 36, ai fini della compilazione delle
graduatorie; ciò farebbe aumentare gli sbocchi dei soggetti più
deboli.
Sono le due richieste che i soggetti aderenti all'Alleanza delle
cooperative italiane, ovvero AGCI Solidarietà FVG,
Federsolidarietà-Confcooperative e Legacoopsociali, hanno
avanzato all'Ufficio di presidenza della II Commissione
consiliare.
L'esperienza - hanno spiegato i rappresentanti - ci ha insegnato
che la previsione della legge 18 impedisce la reale possibilità
occupazionale dei disabili perché la nostra è una regione
caratterizzata da piccole imprese, perciò sarebbe bene prevedere
una percentuale modulata sul numero dei dipendenti, ovvero sulla
grandezza dell'azienda (per le realtà più piccole si dovrebbe
arrivare al 50%) e non una percentuale fissa, uguale per tutte.
Inoltre, gli atti attuativi delle convenzioni prevedono il
coinvolgimento delle Province, ma oggi solo quella di Trieste ha
terminato l'iter, peraltro durato sei anni, e quella di Udine lo
ha iniziato da poco. Ecco che c'è bisogno di uniformare e
semplificare i regolamenti, garantendo tempi certi e più veloci.
Quanto ai lavori di pubblica utilità, sono una bella iniziativa
che ha permesso a chi è escluso dal mercato del lavoro di esservi
inserito - hanno fatto presente gli intervenuti - ma, agevolando
genericamente i giovani, non si è pensato di tutelare
innanzitutto quelli che presentano anche una situazione di
ulteriore svantaggio ad esempio perché ex carcerati o disabili.
Da parte di Enio Agnola (Idv), ma anche di Paolo Santin (Pdl),
Sandro Della Mea e Paolo Pupulin (PD), solidarietà al problema
sollevato, ritenuto concreto e reale, e dunque l'impegno a
verificare come modificare la legge vigente. Avanzata da Agnola e
Santin anche la possibilità di tradurre le richieste in un
emendamento, da inserire già nella legge finanziaria che il
Consiglio regionale affronterà a dicembre. Un impegno raccolto
dal presidente della II Commissione, Federico Razzini (LN), che
segnalerà quanto emerso dall'audizione alla Giunta Tondo e farà
da perno alla preparazione dell'eventuale emendamento per l'Aula.
(immagini tv)