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CR: riduzione consiglieri, relatore maggioranza Pedicini (2)

23.11.2011
12:15
(ACON) Trieste, 23 nov - RC - L'articolo 13 dello Statuto della Regione (legge costituzionale n. 1 del 31 gennaio 1963) è così riscritto: "Il Consiglio regionale è eletto a suffragio universale diretto, uguale e segreto. Il numero dei consiglieri regionali è determinato in ragione di uno ogni 25.000 abitanti o frazioni superiori a 10.000, secondo i dati desunti dall'ultima rilevazione ufficiale dell'ISTAT "Movimento e calcolo della popolazione residente annuale" antecedente il decreto di convocazione dei comizi elettorali".

È quanto afferma il testo della proposta di legge costituzionale uscito dai lavori della V Commissione consiliare e che l'Aula si appresta ad esaminare e approvare.

Di semplice tassello, sia pure altamente significativo, della necessità di cambiare registrata dalla partecipazione alla vita pubblica e istituzionale parla nella sua relazione di maggioranza Antonio Pedicini (Pdl), sottolineando come sia prerogativa del Consiglio apportare le modifiche statutarie, quindi anche quella sul numero dei suoi componenti, al pari del Parlamento nazionale decidere sulla riduzione dei propri componenti. Questa prerogativa di autonomia - afferma Pedicini - si rileva nel fatto che sulle proposte di modifica dello Statuto, nel caso di iniziativa governativa o parlamentare, il Consiglio regionale deve esprimersi entro due mesi dalla comunicazione.

La norma vigente prevede un numero di consiglieri regionali individuato in rapporto alla popolazione. La scelta originaria del legislatore costituzionale - così ancora il relatore unico di maggioranza - era conseguente alla necessità di tutelare adeguatamente le zone della Venezia Giulia rimaste all'Italia dopo la II Guerra mondiale e che hanno costruito l'origine storica della nostra Regione, e in secondo luogo di assicurare una adeguata rappresentanza alle minoranze linguistiche storiche presenti (friulana, slovena e tedesca, oltre naturalmente a quella italiana).

I lavori in Commissione consiliare hanno, dunque, portato a condividere il mantenimento della determinazione dei consiglieri regionali sulla base di una soglia limite relativa alla popolazione, alzata però a 25.000 abitanti per consentire sia una adeguata riduzione dei consiglieri (oggi passerebbero a 50), sia la necessità che la maggioranza abbia i numeri per governare e la minoranza quelli per organizzare la propria opposizione. La proposta individua anche la base della popolazione cui agganciare il rapporto numerico dei consiglieri regionali: quella desunta dall'ultima rilevazione Istat della popolazione residente, antecedente al decreto di convocazione dei comizi elettorali, affinché sia effettiva e attuale la rappresentanza politica.

Invito i colleghi consiglieri - ha concluso il suo intervento Pedicini - a partecipare alla discussione su questa importante questione, per trovare una soluzione che ci unisca tutti nella scelta finale.

(foto - immagini tv)

(segue)