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PD-Ssk: riduzione consiglieri ma con garanzie a minoranza slovena

23.11.2011
16:18
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/MPB - GABROVEC: "La riduzione del numero dei consiglieri regionali in assenza di norme costituzionali a salvaguardia della rappresentanza della minoranza slovena rischia di farci fare un grave passo indietro"

Il consigliere regionale della Slovenska skupnost-Unione Slovena (gruppo del PD) Igor Gabrovec, spiega i motivi della sua contrarietà alla legge voto sulla riduzione del numero dei consiglieri regionali.

"Stiamo discutendo un provvedimento legislativo che porterebbe, se concluso dopo l'articolato iter parlamentare delle leggi di rango costituzionale, a una significativa diminuzione della spesa pubblica e in questo modo cerchiamo di rispondere a quella che è oggi la principale e pressante richiesta dell'opinione pubblica.

"La proposta di ridurre il numero dei consiglieri regionali definendoli in uno ogni 25.000 abitanti penalizzerà le forze politiche minori, situazione amplificata da sistemi elettorali tendenzialmente maggioritari che favoriscono il bipolarismo. Se è vero che ciò porta alla semplificazione governativa, è altresì vero e ineludibile che a risentirne è l'espressione delle legittime specificità politiche e linguistico-nazionali.

"È il caso, nella nostra realtà regionale, della comunità linguistica e nazionale slovena, riconosciuta come minoranza portatrice di particolari diritti volti alla sua salvaguardia, promozione e anche alla rappresentanza politica nelle istituzioni. La legge costituzionale 2/2001, a differenza di ciò che accade ad esempio nel Trentino Alto Adige, pur modificando lo Statuto del Friuli Venezia Giulia, non ha introdotto nessuna norma per favorire l'elezione di almeno un esponente sloveno nel Consiglio regionale, nonostante le chiarissime enunciazioni della sentenza della Corte Costituzionale n. 356/98 - già elevata a caposaldo della discussione sul diritto delle minoranze - a una propria rappresentanza politica preferenziale o qualificata.

"È vero che il Consiglio regionale nella precedente legislatura (la IX), approvando la legge elettorale tutt'ora vigente, ha previsto il principio di agevolata partecipazione per una lista che sia espressione della minoranza slovena. Prevedendo una serie di paletti, tra i quali: 1) l'obbligo di apparentamento formale con un partito che a sua volta entri in Consiglio; 2) raggiungimento di un quorum d'ingresso ridotto all'1% dei voti validi. Quindi nulla di regalato.

"Con questa legge voto non andiamo a toccare la legge elettorale, o almeno non ancora. Ma è chiaro che una drastica riduzione del numero assoluto dei consiglieri potrebbe riaprire il discorso anche in merito alla legge elettorale e, in assenza di specifiche norme di rango superiore, anche il principio di elezione agevolata di almeno un rappresentante sloveno potrebbe essere facilmente compromesso".