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CR: Agemont e Promotur, relatore maggioranza Asquini (2)

24.11.2011
12:51
(ACON) Trieste, 24 nov - RC - Riorganizzazione e trasformazione di Agemont e Promotur. A parlare per primo, il relatore di maggioranza Roberto Asquini (Misto).

Si tratta di una riorganizzazione resa necessaria da una perdurante chiusura in passivo dei rispettivi bilanci - ha spiegato il consigliere - tanto che la Giunta ha specificato che, in mancanza dell'approvazione di una legge di trasformazione, si dovrebbero porre in liquidazione queste due società.

La trasformazione di Agemont porta allo scorporo della vecchia SpA in quattro diversi settori: i beni immobili ordinari sono trasferiti ai consorzi industriali montani, le partecipazioni entreranno nell'orbita di Friulia, le garanzie verranno poste in capo alla Regione, e si lascia aperta la possibilità di creare un nuovo Consorzio - molto snello - per gestire il Centro di innovazione tecnologico.

Più complessa la vicenda Promotur - non ha nascosto Asquini. La società viene da un pluriennale passivo. Costa alla Regione oltre 23 milioni all'anno di finanziamento pluriennale che, alla fine di ogni esercizio, porta un ulteriore conto di sforamento dei bilanci.

Promotur deve, quindi, essere considerato ente di supporto e sostegno alla montagna, più che vero e proprio soggetto economico di sviluppo dello sci. La trasformazione cerca, inoltre, di evitare in futuro quelli che sono i mali storici di Promotur, cioè la creazione di investimenti ampiamente superiori a quelle che sono le possibilità economiche e le potenzialità turistiche dell'area. Va preso atto - Asquini non manca comunque di evidenziare - di come i poli sciistici regionali siano soprattutto di interesse giornaliero; l'unico modo per garantirne lo sviluppo è coordinarne la crescita con un sistema di attrazione internazionale che possa offrire un comprensorio sciistico di dimensioni nettamente maggiori.

Anche per garantire questo sviluppo, è stata introdotta una norma per i futuri investimenti: obbligo di asseverazione bancaria delle previsioni finanziarie e compartecipazione di privati. In tal modo avremo una garanzia che i bilanci di previsione saranno rispettati, che le perdite non vedranno una costante crescita, si garantirà una reale compartecipazione delle comunità interessate all'investimento, si eviteranno spese di impianto che una normale prudenza avrebbe ridimensionato anche in passato.

(foto, immagini tv)

(segue)