CR: Agemont e Promotur, relatore maggioranza Asquini (2)
(ACON) Trieste, 24 nov - RC - Riorganizzazione e trasformazione
di Agemont e Promotur. A parlare per primo, il relatore di
maggioranza Roberto Asquini (Misto).
Si tratta di una riorganizzazione resa necessaria da una
perdurante chiusura in passivo dei rispettivi bilanci - ha
spiegato il consigliere - tanto che la Giunta ha specificato che,
in mancanza dell'approvazione di una legge di trasformazione, si
dovrebbero porre in liquidazione queste due società.
La trasformazione di Agemont porta allo scorporo della vecchia
SpA in quattro diversi settori: i beni immobili ordinari sono
trasferiti ai consorzi industriali montani, le partecipazioni
entreranno nell'orbita di Friulia, le garanzie verranno poste in
capo alla Regione, e si lascia aperta la possibilità di creare un
nuovo Consorzio - molto snello - per gestire il Centro di
innovazione tecnologico.
Più complessa la vicenda Promotur - non ha nascosto Asquini. La
società viene da un pluriennale passivo. Costa alla Regione oltre
23 milioni all'anno di finanziamento pluriennale che, alla fine
di ogni esercizio, porta un ulteriore conto di sforamento dei
bilanci.
Promotur deve, quindi, essere considerato ente di supporto e
sostegno alla montagna, più che vero e proprio soggetto economico
di sviluppo dello sci. La trasformazione cerca, inoltre, di
evitare in futuro quelli che sono i mali storici di Promotur,
cioè la creazione di investimenti ampiamente superiori a quelle
che sono le possibilità economiche e le potenzialità turistiche
dell'area. Va preso atto - Asquini non manca comunque di
evidenziare - di come i poli sciistici regionali siano
soprattutto di interesse giornaliero; l'unico modo per garantirne
lo sviluppo è coordinarne la crescita con un sistema di
attrazione internazionale che possa offrire un comprensorio
sciistico di dimensioni nettamente maggiori.
Anche per garantire questo sviluppo, è stata introdotta una norma
per i futuri investimenti: obbligo di asseverazione bancaria
delle previsioni finanziarie e compartecipazione di privati. In
tal modo avremo una garanzia che i bilanci di previsione saranno
rispettati, che le perdite non vedranno una costante crescita, si
garantirà una reale compartecipazione delle comunità interessate
all'investimento, si eviteranno spese di impianto che una normale
prudenza avrebbe ridimensionato anche in passato.
(foto, immagini tv)
(segue)