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PD: Brussa, mancata attuazione mozione malattie amianto correlate

25.11.2011
15:26
(ACON) Trieste, 25 nov - COM/AB - "Purtroppo, a distanza di quasi sette mesi niente ancora è stato fatto in merito al potenziamento delle funzioni svolte nel campo delle malattie asbesto correlate dell'Azienda sanitaria 2 Isontina. Eppure, la mozione che prevedeva la modifica della legge regionale 22 del 2001 con il rafforzamento di funzioni, in un processo di rete che possa favorire i rapporti tra i vari attori, coinvolgendo realtà ed esperienze a livello territoriale e ospedaliero, era stata approvata all'unanimità, dal consiglio regionale lo scorso 5 maggio".

È il consigliere regionale del PD Franco Brussa, da sempre attento alle problematiche dell'amianto e alla promozione del centro regionale per malattie asbesto correlate, a fare l'amara considerazione. "Nonostante sia passato tanto tempo, nulla è stato fatto, anche se la mozione inizialmente da me presentata è stata modificata per volere dall'allora assessore regionale alla sanità, Vladimir Kosic, con l'intento di una sua larga approvazione".

La mozione originale chiedeva di costituire quanto prima un Centro amianto presso l'Azienda per i sevizia sanitari 2, con sede a Monfalcone, quale Centro di rilevanza regionale, per occuparsi di tutti gli aspetti legati alle problematiche e alle patologie da amianto e per contenere i rischi provocati dall'esposizione all'amianto, sia con attività di prevenzione primaria, sia secondaria e con supporto alla popolazione colpita da queste patologie.

"Ma la trasversale reazione, davvero poco decorosa, dei consiglieri triestini, che hanno avuto paura di essere defraudati di quanto pensavano spettasse loro, ha portato - spiega Brussa - alla stesura di una seconda mozione che prevedeva sostanzialmente solo una modifica generica della legge regionale 22 in merito alle funzioni svolte nel campo delle malattie asbesto correlate". Il documento, come detto, è stato approvato all'unanimità, eppure l'impegno previsto non è stato ancora concretizzato.

"Denuncio l'ipocrisia di una Regione che, in questo campo, a parole sostiene di voler fare molto e poi in realtà fa molto poco e non dà corso all'iniziativa prevista dalla mozione. Occorre invece - conclude il rappresentante del PD - agire con rapidità perché l'obiettivo è di aiutare tante famiglie costrette ad affrontare la tragedia e il calvario di chi è stato esposto all'amianto e si è ammalato. Di questa patologia, così come per il tumore ai polmoni, si continua a morire, nonostante da molti anni l'amianto sia stato vietato nelle lavorazioni industriali. Dati recenti stimano che negli ultimi 18 mesi siano morte in regione più di 100 persone, che in regione il mesotelioma risulti una patologia quasi prettamente giuliana, dell'area monfalconese in particolare, con incidenze che nei maschi sono da 7 a 15 volte superiori, rispetto a quelle delle province di Udine e Pordenone. L'emergenza è tutt'altro che rientrata".