PD: Brussa, mancata attuazione mozione malattie amianto correlate
(ACON) Trieste, 25 nov - COM/AB - "Purtroppo, a distanza di
quasi sette mesi niente ancora è stato fatto in merito al
potenziamento delle funzioni svolte nel campo delle malattie
asbesto correlate dell'Azienda sanitaria 2 Isontina. Eppure, la
mozione che prevedeva la modifica della legge regionale 22 del
2001 con il rafforzamento di funzioni, in un processo di rete che
possa favorire i rapporti tra i vari attori, coinvolgendo realtà
ed esperienze a livello territoriale e ospedaliero, era stata
approvata all'unanimità, dal consiglio regionale lo scorso 5
maggio".
È il consigliere regionale del PD Franco Brussa, da sempre
attento alle problematiche dell'amianto e alla promozione del
centro regionale per malattie asbesto correlate, a fare l'amara
considerazione. "Nonostante sia passato tanto tempo, nulla è
stato fatto, anche se la mozione inizialmente da me presentata è
stata modificata per volere dall'allora assessore regionale alla
sanità, Vladimir Kosic, con l'intento di una sua larga
approvazione".
La mozione originale chiedeva di costituire quanto prima un
Centro amianto presso l'Azienda per i sevizia sanitari 2, con
sede a Monfalcone, quale Centro di rilevanza regionale, per
occuparsi di tutti gli aspetti legati alle problematiche e alle
patologie da amianto e per contenere i rischi provocati
dall'esposizione all'amianto, sia con attività di prevenzione
primaria, sia secondaria e con supporto alla popolazione colpita
da queste patologie.
"Ma la trasversale reazione, davvero poco decorosa, dei
consiglieri triestini, che hanno avuto paura di essere defraudati
di quanto pensavano spettasse loro, ha portato - spiega Brussa -
alla stesura di una seconda mozione che prevedeva sostanzialmente
solo una modifica generica della legge regionale 22 in merito
alle funzioni svolte nel campo delle malattie asbesto correlate".
Il documento, come detto, è stato approvato all'unanimità, eppure
l'impegno previsto non è stato ancora concretizzato.
"Denuncio l'ipocrisia di una Regione che, in questo campo, a
parole sostiene di voler fare molto e poi in realtà fa molto poco
e non dà corso all'iniziativa prevista dalla mozione. Occorre
invece - conclude il rappresentante del PD - agire con rapidità
perché l'obiettivo è di aiutare tante famiglie costrette ad
affrontare la tragedia e il calvario di chi è stato esposto
all'amianto e si è ammalato. Di questa patologia, così come per
il tumore ai polmoni, si continua a morire, nonostante da molti
anni l'amianto sia stato vietato nelle lavorazioni industriali.
Dati recenti stimano che negli ultimi 18 mesi siano morte in
regione più di 100 persone, che in regione il mesotelioma risulti
una patologia quasi prettamente giuliana, dell'area monfalconese
in particolare, con incidenze che nei maschi sono da 7 a 15 volte
superiori, rispetto a quelle delle province di Udine e Pordenone.
L'emergenza è tutt'altro che rientrata".