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PD: Moretton, strategia politica di Tondo basata solo su annunci

27.11.2011
16:46
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/MPB - "E' davvero singolare dover sentire, quasi quotidianamente, l'auto incensazione del presidente della Regione Tondo che si attribuisce il merito di aver ridotto considerevolmente il debito della Regione. Anzi, ancor di più, afferma di essere riuscito persino a dimezzarlo".

A dirlo è il capogruppo del PD Gianfranco Moretton secondo il quale tutto ciò è "per depistare l'attenzione dei cittadini dal vero problema,ovvero che il presidente, arrivato quasi alla fine della legislatura, è costretto a presentare il consuntivo del suo operare in termini davvero molto insufficienti".

Infatti, per Moretton "la sua strategia politica, più basata sugli annunci che sulla concretezza, non è stata lungimirante sia sotto il profilo economico sia sul piano delle riforme. E il risultato della sua politica è davvero deludente per aver dato l'immagine di una Regione incapace di stare al passo con gli eventi e quindi destinata a perdere anche quelle potenzialità che potevano essere date dalla sua autonomia e specialità".

Ma Tondo - prosegue Moretton - ha preferito puntare sull'effimero effetto dell'annuncio, privo di concretezza, dell'abbassamento del debito per il cui obiettivo, non ha fatto proprio alcuno sforzo particolare, se non quello di pagare le rate di ammortamento dei mutui precedenti ivi compresi quelli che lui stesso ha contratto, in abbondanza, nel passato. E' evidente che così facendo la riduzione del debito è stata automatica ma non ha prodotto alcun risultato sul piano della crescita perché il disegno di investire non ha avuto alcun seguito. Come non ha dato alcun esito l'annuncio di attuare una politica di sburocratizzazione e semplificazione poiché tutto è fermo, mentre le imprese chiedono celerità degli atti amministrativi.

Una responsabilità grave - per il capogruppo PD - che mette in luce l'inadeguatezza della politica del centro destra che preferisce pensare al contingente per nascondere la mancanza di un progetto innovativo e riformista. Tondo da un lato insegue affannosamente un disegno di riduzione della spesa annunciando la cancellazione di diversi organismi regionali senza però perseguirlo concretamente e, dall'altro, annuncia la riduzione dei costi della politica, salvo farsi smentire dalla sua stessa maggioranza che anziché ridurre a 48 i consiglieri, come voleva il presidente, li porta a 50. E, comunque, arriva tardi costretto a rincorrere anche l'opposizione, come testimoniano i progetti di legge depositati dal gruppo PD più di un anno fa.