PD: Iacop, nessuna riforma Enti locali in finanziaria 2012
(ACON) Trieste, 28 nov - COM/AB - Nella finanziaria regionale
2012 non c'è traccia delle annunciate riforme della giunta Tondo
al sistema degli enti locali del Friuli Venezia Giulia.
Il consigliere regionale del PD Franco Iacop lo ha evidenziato
all'assessore Garlatti - in V Commissione - analizzando il
bilancio per il 2012, nel quale non si trovano non solo le
riforme annunciate, ma nemmeno quelle approvate, come
l'istituzione delle Unioni dei Comuni montani. Riforme che il
presidente Tondo e lo stesso Garlatti hanno ripetutamente
presentato come provvedimenti di semplificazione e di miglior
efficienza del funzionamento degli Enti locali: dichiarazioni
alle quali non sono seguite le azioni coerenti da parte del
Governo di centrodestra.
Le previsioni per il 2012 confermano nella sostanza le linee e i
dati contabili degli anni passati - con un sospiro di sollievo da
parte degli amministratori locali - e, di fatto, rinviano a un
indefinito futuro l'avvio di quelle riforme che dovevano essere
quella parte fondamentale del programma di governo della Giunta
Tondo.
Nessuna previsione - osserva Iacop - relativamente alle Unioni
dei Comuni montani, mentre si continuano a prevedere, riguardo ai
trasferimenti delle risorse regionali, le Comunità montane ancora
commissariate.
Il consigliere regionale del PD evidenzia la riduzione di fondi
per il sostegno alle associazioni e alle Unioni dei Comuni,
previsti dalla LR 1/2006. Non vi è alcuna risorsa libera per
favorire la gestione dei servizi a livello sovra-comunale e per
sviluppare la progettazione infrastrutturale di area vasta; anche
per le Province nessuna novità, ma la continuità indefinita.
Dove stanno le riforme tante volte annunciate? E' la domanda
posta da Iacop all'assessore Garlatti, sottolineando come lo
schema dei finanziamenti sia uguale a quello che veniva proposto
dallo stesso ex assessore alle Autonomie locali con la Giunta
Illy.
Comunque sia, è meglio così - conclude Iacop - è preferibile la
certezza della quotidianità alla pasticciata confusione di
riforme future che andrebbero a complicare la gestione dei
servizi e la realizzazione degli interventi infrastrutturali
delle comunità locali della regione.