PD: da convegno Palmanova le proposte PD per servizio idrico
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/AB - Il Gruppo consiliare
regionale del Partito Democratico ha organizzato a Palmanova un
incontro pubblico sul tema della gestione delle risorse idriche
alla luce dell'evoluzione normativa, in particolare di quella
regionale e dell'esito dei recenti referendum, con l'obiettivo
dichiarato di proporre e delineare le scelte fondamentali e
strategiche per il Friuli Venezia Giulia.
L'incontro si è aperto con la presentazione del consigliere
Giorgio Brandolin, che ha fornito il quadro legislativo regionale
e nazionale entro il quale anche la nostra Regione per forza di
cose dovrà muoversi entro breve, nonostante il palese immobilismo
della giunta Tondo e i tentativi già abortiti di adeguamento
dell'attuale legge 13/2005.
Il disegno di legge di riforma portato dall'assessore Ciriani al
CAL, infatti, ha subito uno stop unanime da parte degli enti
locali unitamente all'ANCI, in particolar modo sulla previsione
di assegnare alle Province il compito di affidare la gestione dei
servizi idrici togliendolo alle Autorità d'ambito, cioè ai Comuni
proprietari delle reti e degli impianti. È stato ricordato che la
legge 13, approvata dal centrosinistra nel 2005, è stata il
frutto di un lungo percorso di confronto territoriale, che ha
portato a decisioni equilibrate sulle modalità di gestione e sui
poteri dei comuni, salvaguardando le peculiarità e le esperienze
positive di gestione pubblica dei servizi idrici.
Successivamente sono intervenuti Marco Iob del Comitato 2 Sì per
l'Acqua Bene Comune FVG; Stefano Del Cont Bernard, presidente
AATO "Occidentale" e Antonio Nonino membro del direttivo
Confindustria di Udine, che hanno portato utili contributi da
posizioni ed esperienze diverse. A seguire si è sviluppato un
vivace dibattito, grazie anche a interventi di amministratori
locali, rappresentanti delle categorie economiche e delle forze
sociali, ed esperti in materia.
Al consigliere regionale Mauro Travanut il compito di fare
sintesi delle diverse opinioni emerse e di rappresentare la
posizione del gruppo del PD intenzionato a intervenire da
protagonista nella questione dei servizi idrici in vista delle
scadenze prossime, sia in merito al percorso di fusione degli ATO
(previsto dalla legge 13 ed eliminato dal centrodestra nel 2008)
e quindi al tema generale del contenimento dei costi di gestione,
sia riguardo alle conseguenze dell'esito dei referendum del
giugno scorso, che hanno portato alla ribalta la chiara volontà
dei cittadini di salvaguardare l'acqua come bene pubblico
accessibile a tutti.