Idv: Corazza, una Finanziaria 2012 completamente negativa
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/AB - Sulla Finanziaria 2012, il
gruppo consiliare regionale dell'Italia dei Valori si è posto in
maniera fortemente critica nei confronti dell'Amministrazione
regionale, in special modo riguardo al contributo per l'acquisto
della prima casa, che la Giunta ha annunciato di voler riformare.
"Quello sulla prima casa è uno degli interventi più importanti e
atteso, soprattutto dai giovani, perché permette loro di crearsi
una vita autonoma. Sarebbe sbagliato sottofinanziare l'istituto
in favore dei contributi per l'affitto, come già annunciato, le
cui domande sarebbero in aumento: vorrebbe dire che non si
capisce che andare in locazione è una conseguenza della
difficoltà sempre maggiore di acquistare casa e non una semplice
diversa scelta di vita. Se la Giunta vuole riformare subito
questo istituto, presenti gli emendamenti già in Commissione ed
eviti di presentarli direttamente in Aula, sottraendo così un
importante intervento sociale al dibattito e al confronto
approfondito".
Idv è critica anche sulla decisione del taglio dell'Irap.
"È un contributo a pioggia - ha commentato il capogruppo
Alessandro Corazza in Commissione - che si applica
indiscriminatamente a tutte le imprese e non valorizza quindi i
comportamenti virtuosi. Meglio sarebbe stato puntare sul sostegno
di start-up, sull'imprenditoria giovanile e femminile e su chi,
con un valido piano di sviluppo, si impegna a innovare
conquistando nuovi mercati e creando ricchezza e occupazione".
Per quanto riguarda il debito pubblico della Regione, Corazza ha
affermato che "è un bene che si sia abbassato il debito
effettivo, perché così facendo si liberano risorse che altrimenti
sarebbero destinate a pagare gli interessi sul debito stesso, ma
è allarmante che si sia al contempo autorizzato con legge un
debito potenziale, che permetterebbe alla Giunta di accendere
mutui che peseranno sulle future generazioni. Ci saremmo
aspettati quindi degli interventi atti a ridurre il debito
potenziale della nostra Regione".
"Decisamente negativo è inoltre il fatto che non siano stati
reperiti fondi per la terza corsia dell'A4, che risulta essere
tutta sulle nostre spalle nonostante rientri, per il Cipe, tra
quelle strategiche a livello nazionale".
"Non condividiamo inoltre l'intervento della Regione di
acquisizione totale delle partecipate, come ad esempio Promotour,
ma anche del Consorzio Aeroporto Friuli Venezia Giulia, le cui
perdite sono state appianate in questa maniera invece che puntare
su una gestione di impronta privatistica che garantisca
economicità, efficacia ed efficienza. Male anche tutti i debiti
delle aziende o enti partecipati dalla regione che hanno sforato
il bilancio per diversi milioni di euro".
"E intanto - prosegue Corazza - anche a causa dall'apertura fatta
dall'ex sindaco di Pordenone, si autorizza il ricorso al mercato
finanziario per circa 10 milioni di euro per la realizzazione del
nuovo ospedale a Pordenone in zona Comina, che rappresenta una
spesa insostenibile e scaricata ancora una volta sulle spalle
delle future generazioni, che si dovranno far carico delle
maggiori spese di gestione nonostante la Corte dei Conti abbia
già ricordato come in Friuli Venezia Giulia la spesa sanitaria
sia già fuori controllo".
Corazza ha ricordato anche l'incostituzionalità delle tabelle
della cultura. "Ogni anno mi trovo costretto a far notare a
questo Consiglio che è necessaria una riforma che metta in
sicurezza la nostra Regione da eventuali ricorsi in sede
giudiziaria". Corazza ha citato la sentenza 137 del 2009 della
Corte Costituzionale, che ha decretato l'incostituzionalità della
Finanziaria 2007 della Regione Lazio per quanto riguardava le
tabelle della cultura, "un sistema di riparto di contributi alle
associazioni discrezionale, fatto direttamente per legge e
analogo a quello attuato da noi, in cui non emergevano i criteri
e le modalità, per cui alcune associazioni rientravano e avevano
un determinato finanziamento, e altre no".
Sul ricorso ai derivati previsto in Finanziaria, rincuorano le
garanzie che l'assessore Savino dà rispetto alla propria volontà
di non fare ricorso a questo strumento finanziario.
"Ora però - ha concluso Corazza - bisognerebbe che il presidente
Tondo fornisse analoghe garanzie che sia ancora l'assessore
Savino a occuparsi della materia, visto che negli ultimi mesi
pare che i rimescolamenti della Giunta siano stati la sua
attività predominante".