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Idv: Corazza, una Finanziaria 2012 completamente negativa

29.11.2011
18:34
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/AB - Sulla Finanziaria 2012, il gruppo consiliare regionale dell'Italia dei Valori si è posto in maniera fortemente critica nei confronti dell'Amministrazione regionale, in special modo riguardo al contributo per l'acquisto della prima casa, che la Giunta ha annunciato di voler riformare.

"Quello sulla prima casa è uno degli interventi più importanti e atteso, soprattutto dai giovani, perché permette loro di crearsi una vita autonoma. Sarebbe sbagliato sottofinanziare l'istituto in favore dei contributi per l'affitto, come già annunciato, le cui domande sarebbero in aumento: vorrebbe dire che non si capisce che andare in locazione è una conseguenza della difficoltà sempre maggiore di acquistare casa e non una semplice diversa scelta di vita. Se la Giunta vuole riformare subito questo istituto, presenti gli emendamenti già in Commissione ed eviti di presentarli direttamente in Aula, sottraendo così un importante intervento sociale al dibattito e al confronto approfondito".

Idv è critica anche sulla decisione del taglio dell'Irap.

"È un contributo a pioggia - ha commentato il capogruppo Alessandro Corazza in Commissione - che si applica indiscriminatamente a tutte le imprese e non valorizza quindi i comportamenti virtuosi. Meglio sarebbe stato puntare sul sostegno di start-up, sull'imprenditoria giovanile e femminile e su chi, con un valido piano di sviluppo, si impegna a innovare conquistando nuovi mercati e creando ricchezza e occupazione".

Per quanto riguarda il debito pubblico della Regione, Corazza ha affermato che "è un bene che si sia abbassato il debito effettivo, perché così facendo si liberano risorse che altrimenti sarebbero destinate a pagare gli interessi sul debito stesso, ma è allarmante che si sia al contempo autorizzato con legge un debito potenziale, che permetterebbe alla Giunta di accendere mutui che peseranno sulle future generazioni. Ci saremmo aspettati quindi degli interventi atti a ridurre il debito potenziale della nostra Regione".

"Decisamente negativo è inoltre il fatto che non siano stati reperiti fondi per la terza corsia dell'A4, che risulta essere tutta sulle nostre spalle nonostante rientri, per il Cipe, tra quelle strategiche a livello nazionale".

"Non condividiamo inoltre l'intervento della Regione di acquisizione totale delle partecipate, come ad esempio Promotour, ma anche del Consorzio Aeroporto Friuli Venezia Giulia, le cui perdite sono state appianate in questa maniera invece che puntare su una gestione di impronta privatistica che garantisca economicità, efficacia ed efficienza. Male anche tutti i debiti delle aziende o enti partecipati dalla regione che hanno sforato il bilancio per diversi milioni di euro".

"E intanto - prosegue Corazza - anche a causa dall'apertura fatta dall'ex sindaco di Pordenone, si autorizza il ricorso al mercato finanziario per circa 10 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale a Pordenone in zona Comina, che rappresenta una spesa insostenibile e scaricata ancora una volta sulle spalle delle future generazioni, che si dovranno far carico delle maggiori spese di gestione nonostante la Corte dei Conti abbia già ricordato come in Friuli Venezia Giulia la spesa sanitaria sia già fuori controllo".

Corazza ha ricordato anche l'incostituzionalità delle tabelle della cultura. "Ogni anno mi trovo costretto a far notare a questo Consiglio che è necessaria una riforma che metta in sicurezza la nostra Regione da eventuali ricorsi in sede giudiziaria". Corazza ha citato la sentenza 137 del 2009 della Corte Costituzionale, che ha decretato l'incostituzionalità della Finanziaria 2007 della Regione Lazio per quanto riguardava le tabelle della cultura, "un sistema di riparto di contributi alle associazioni discrezionale, fatto direttamente per legge e analogo a quello attuato da noi, in cui non emergevano i criteri e le modalità, per cui alcune associazioni rientravano e avevano un determinato finanziamento, e altre no".

Sul ricorso ai derivati previsto in Finanziaria, rincuorano le garanzie che l'assessore Savino dà rispetto alla propria volontà di non fare ricorso a questo strumento finanziario.

"Ora però - ha concluso Corazza - bisognerebbe che il presidente Tondo fornisse analoghe garanzie che sia ancora l'assessore Savino a occuparsi della materia, visto che negli ultimi mesi pare che i rimescolamenti della Giunta siano stati la sua attività predominante".