PD: Pupulin, assieme all'IRAP rivedere addizionale IRPEF
(ACON) Trieste, 1 dic - COM/AB - L'assessore Luca Ciriani
dovrebbe leggere meglio i comunicati del PD prima di avventurarsi
in valutazioni superficiali e preconcette. E l'assessore Savino
dovrebbe informarsi meglio sui trattamenti fiscali delle Province
autonome di Trento e Bolzano. Sarebbe stata più prudente e cauta
nell'esprimere riserve sulla proposta avanzata dal sindacato di
rivedere, assieme all'IRAP regionale anche l'addizionale IRPEF.
Lo afferma il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin che
approfondisce la sua analisi.
Nel caso dell'IRAP, l'esperienza delle due Province autonome di
Trento e Bolzano è già in pratica dalla Finanziaria del 2010. Il
contenzioso aperto dal Governo Berlusconi contro le decisioni del
Trentino davanti alla Corte costituzionale, è stato cassato con
una sentenza depositata proprio venerdì scorso, 25 novembre, con
la quale si riconosce ampia libertà di manovra alla Provincia
autonoma di Trento, autorizzandola a introdurre modifiche diverse
da quelle indicate dalla legge dello Stato, alla sola condizione
che le modifiche non determinino una pressione tributaria
maggiore.
Entro tali limiti viene garantita completa autonomia
nell'introduzione di particolari esenzioni o detrazioni. La
provincia di Bolzano, che nel bilancio 2011 aveva ridotto
l'addizionale IRPEF fino ai redditi di 12.500 euro, ha ora deciso
di azzerarla sino ai redditi di 15.000 euro. Oltre a questa
esenzione totale, sono state introdotte nuove detrazioni per i
figli a carico, con una gradazione progressiva favorevole per le
famiglie numerose e i dipendenti a basso reddito.
Ha pure concordato con le imprese e il sindacato sull'aliquota da
applicare all'imposta regionale sulle attività produttive,
attraverso un abbattimento dell'IRAP al 2,5%, premiante le
imprese più virtuose che incrementano i posti di lavoro, il
valore della produzione e gli investimenti in ricerca e
innovazione, ma senza alcuna riduzione per banche e
assicurazioni.
Il Friuli Venezia Giulia - sottolinea Pupulin - con l'accordo sul
federalismo fiscale, può decidere con le stesse condizioni di
autonomia fiscale. È dunque possibile operare in forma congiunta
sul versante della tassazione del lavoro e delle imprese.
Un'impostazione, di cui si è fatto carico nella discussione in
Commissione sul bilancio 2012 il Gruppo del PD, con misure di
sostegno alla crescita che prevedono una riduzione dell'IRAP in
particolare a favore delle imprese dei settori produttivi e dei
servizi, ma intervenendo contemporaneamente con un taglio delle
tasse sui redditi più bassi, manovra che serve a dare una spinta
ai consumi interni.
Il Gruppo regionale del PD giudica corretto concentrare il taglio
delle tasse prioritariamente sul versante della piccola e media
impresa, anche per non dover essere costretti a compensare le
mancate entrate con una significativa riduzione, come nella
proposta di bilancio 2012 della Giunta Tondo, sui capitoli per il
sostegno all'innovazione e ricerca, i fondi di rotazione e il
sistema di garanzia a favore delle imprese medie e piccole.
Non sta, infine, in piedi un'operazione sull'IRAP come
sperimentazione transitoria solo per l'anno 2012. Se l'intenzione
è di farne un fattore di attrazione per investimenti che vengano
da fuori regione, l'unica ipotesi seria è una sua riduzione
strutturale, con una durata almeno per l'intero piano triennale.