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PD: Codega, nuovo comportamento discriminatorio Comune Azzano X

04.12.2011
13:24
(ACON) Trieste, 4 dic - COM/AB - Il consigliere regionale del PD Franco Codega denuncia quello che ritiene un "gravissimo atto dell'Amministrazione comunale di Azzano Decimo, che con una delibera del 26 ottobre 2011 ha bypassato e preso in giro contemporaneamente il presidente della Regione Tondo e la Commissione europea, ribadendo disposizioni discriminatorie nei confronti degli stranieri regolarmente soggiornanti".

"Già nel 2008 - ricorda Codega - con un'ordinanza del 23 gennaio, il sindaco Bortolotti aveva introdotto nel proprio Comune provvedimenti in contrasto con la normativa europea. In sostanza aveva ordinato che gli stranieri pur regolarmente presenti sul territorio comunale con regolare permesso di soggiorno, ma provvisoriamente privi di sufficienti mezzi di sostentamento, non venissero aiutati ma allontanati e rimpatriati. Contro tale ordinanza diverse furono le prese di posizione della società civile, gli esposti dell'ASGI, gli interventi diretti della Commissione europea, che vedevano nell'ordinanza una chiara violazione delle normative comunitarie. La cosa giunse al punto tale che lo stesso presidente della Regione Tondo invitò il sindaco di Azzano X a recedere dal provvedimento e, con una nuova ordinanza, il sindaco facente funzioni procedeva finalmente alla revoca di quella incriminata. A seguito di tale revoca, la Commissione europea sospendeva ovviamente il procedimento disciplinare".

"Il 26 ottobre scorso però - conclude Codega - attraverso una disposizione giuridica di rango inferiore, ossia attraverso una delibera di Giunta che modifica il Regolamento comunale sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, si reintroduce la stessa disposizione discriminatoria già revocata. Siamo davvero di fronte a un comportamento doppiamente vergognoso: sul piano della correttezza e della buona fede nei rapporti tra le istituzioni e per la pervicacia con cui, in un momento di crisi difficile per tutti, un Comune persegue una politica di discriminazione nei confronti di cittadini che regolarmente soggiornano nel suo territorio".